Sarebbe stato il suocero dei due cognati l’autore del duplice omicidio a Sant’Antimo. Luigi Cammisa, 29 anni, e Maria Brigida Pesacane, 24 anni, sono stati brutalmente uccisi da numerosi colpi di arma da fuoco. I due giovani, che erano cognati, avevano rispettivamente sposato due fratelli, Anna e Alfredo Caiazzo, figli di Raffaele Caiazzo. L’autore di questo atroce crimine sembra essere proprio il suocero, Raffaele Caiazzo.
Duplice omicidio, esclusa la matrice camorristica, il movente da ricercarsi in ambito familiare
La tragedia è avvenuta questa mattina quando sono stati uditi spari nella piazzetta Sant’Antonio. Sul luogo del delitto giaceva senza vita Luigi Cammisa, colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. Nel frattempo, i carabinieri sono intervenuti in un appartamento situato in via Caruso 17, dove è stato rinvenuto il cadavere di Maria Brigida Pesacane, anch’essa vittima di colpi di arma da fuoco.
Già dopo le primissime ricostruzioni, esclusa la matrice camorristica, gli inquirenti si sono messi sulle tracce di Caiazzo, la cui foto da principale sospettato era stata diffusa anche dagli organi di stampa su autorizzazione della Procura della Repubblica di Napoli Nord Aversa che coordina le indagini.
Del caso si occupa il sostituto Alberto Della Valle della Procura di Napoli Nord. Proprio il legame di affinità tra le due vittime ha spinto gli investigatori dell’Arma a concentrarsi su un movente da ricercarsi in ambito familiare.
Arrestato Raffaele Caiazzo, suocero dei due cognati trucidati all’alba di oggi
Secondo le prime informazioni, sembra che il suocero avesse accusato i giovani cognati di avere una relazione. Entrambi sono stati colpiti da diversi spari che hanno attirato l’attenzione dei residenti, i quali hanno prontamente allertato i carabinieri della Compagnia di Giugliano, che sono intervenuti immediatamente sul posto.
Luigi Cammisa lascia una bambina di sette anni e un bambino di quattro. Luigi e Anna erano una coppia felice, insieme dal 2012, coronando il loro amore con il matrimonio. Maria Brigida aveva due figli con Alfredo, una bambina di quattro anni e un bimbo di due. Anche loro, si erano innamorati fin da giovani, nel 2015.
Il presunto assassino, il 44enne Raffaele Caiazzo si è costituito nella caserma dei Carabinieri di Gricignano di Aversa dopo aver privato i suoi nipoti della madre e del padre. Attualmente è stato trasferita presso la caserma della compagnia di Giugliano, per ulteriori indagini e i procedimenti legali.
Questa sera a Sant’Antimo una fiaccolata per ricordare Giulia Tramontano
Questa tragica vicenda ha scosso profondamente Sant’Antimo, che già era in stato di choc per la morte di Giulia Tramontano, 29 anni, incinta di sette mesi, uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello in una località vicino a Milano. Giulia era originaria proprio di Sant’Antimo, un comune nell’hinterland nord di Napoli. Per ricordare Giulia, questa sera è prevista una fiaccolata a Sant’Antimo alle 19, con partenza dalla Villa comunale Del Rio e un percorso che passerà per Via Roma e Piazza della Repubblica.