Giulia, la giovane donna brutalmente uccisa dal suo compagno a Senago, è stata commemorata durante una solenne cerimonia funebre presso la chiesa di Santa Lucia a Sant’Antimo. La celebrazione, svolta in forma privata come richiesto dalla famiglia, ha avuto una durata di poco più di 45 minuti. Il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, insieme al parroco don Salvatore Coviello, hanno presieduto l’emozionante rito.
Giulia e Thigo strappati all’amore dei propri cari
Sui manifesti funebri è stato aggiunto anche il nome di Thiago, il bimbo che la ragazza portava in grembo, al settimo mese di gravidanza quando è stata uccisa in Lombardia, da Alessandro Impagnatiello, suo fidanzato.
C’è stata tanta commozione, come è stato poi raccontato dal parroco don Salvatore Coviello, che in questi giorni è stato vicinissimo alla famiglia, quando Claudia, ha letto una commovente lettera di addio per salutare la sorella ma anche per salutare Thiago, il figlio mai nato. Doveva venire alla luce tra un paio di mesi.
L’attesa nascita del piccolo Thiago era un evento gioioso per tutta la famiglia di Giulia, che sperava di accoglierlo come nipote e pronipote amorevole. Uno striscione con la frase “L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide” è stato esposto all’ingresso della chiesa, testimoniando il messaggio di speranza e sensibilizzazione.
Alla cerimonia funebre anche il sindaco e il gonfalone di Senago
All’interno della chiesa sono stati esposti i gonfaloni della Regione Campania, del Comune di Sant’Antimo e del Comune di Senago, quest’ultimo rappresentato dal sindaco Magda Beretta. Le due comunità, unite nel dolore, hanno proclamato il lutto cittadino in segno di solidarietà.
Folla davanti alla chiesa per l’ultimo saluto a Giulia e Thiago. Tanti palloncini bianchi e azzurri
Una folla di alcune centinaia di persone si è radunata fuori dalla chiesa per rendere omaggio a Giulia. I cittadini si sono stretti intorno alla parrocchia per rispettare la volontà della famiglia. Molte persone indossavano magliette bianche con il nome di Giulia e Thiago.
All’uscita dalla chiesa, la bara di Giulia Tramontano è stata accolta con un lungo e commosso applauso, accompagnato dal volo di centinaia di palloncini bianchi.
Prima di raggiungere il cimitero di Sant’Antimo, il feretro è stato portato in un corteo fino alla sua vecchia abitazione, dove Giulia viveva prima del suo trasferimento al Nord per motivi lavorativi.
Di fronte all’edificio che ospita la famiglia Tramontano, si è radunata una folla numerosa. Alcune persone hanno creato un piccolo altare su una panchina, adornandolo con una fascia di fiori e dei ceri. La madre di Giulia, con voce flebile, ha pronunciato un semplice “grazie“. In risposta si è levato un lungo applauso, anche dalle persone affacciate ai balconi circostanti.