“Ci ha incatenato con le manette per tre giorni… Non è un ragazzo facile, mettiamola così. Non è ragazzo facile. Soprattutto quando qualcosa non va per il verso giusto”. Sono le parole di Goran Ivanišević, coach dell’uomo dei record, il cosiddetto Djoker (Novak Djokovic). L’allenatore fa le sue dichiarazioni alla fine della partita che incorona ancora una volta Campione del Roland Garros il tennista serbo, il quale battendo Casper Ruud tre set a zero (punteggio di 7-6, 6-3, 7-5) infrange il muro record degli Slam (23 volte).
Ma come non fare una brevissima parentesi sull‘ex tennista croato, chi può dimenticarlo all’indomani di quella storica vittoria a Wimbledon 2001? Goran tornava a disputare tornei dopo ben 10 anni di assenza dai campi da gioco internazionali, partiva infatti dalla 125ª posizione, classifica che non gli permetteva di partecipare al torneo che si gioca presso l’All England Lawn Tennis and Croquet Club (appunto Wimbledon). Il coach di tennis, che dal 2019 è pienamente inserito nello staff tecnico di Djokovic, diventerà poi, dopo una serie di match incredibili al cardiopalma, il primo tennista del mondo a vincere un torneo dello Slam con una wild card, in finale contro l’australiano Patrick Rafter.
La bacheca slam del tennista serbo
Dunque nella bacheca dei trofei major di Novak possiamo trovare, partendo da questa ultima vittoria al singolare degli Open di Francia, altre due edizioni che risalgono agli anni 2016 e 2021, poi addirittura 10 vittorie agli Australian Open (2008, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016, 2019, 2020, 2021, 2023), 7 trofei al torneo di Wimbledon (2011, 2014, 2015, 2018, 2019, 2021, 2022), 3 successi in terra statunitense (US Open) negli anni 2011, 2015 e 2018. Nel frattempo gli altri due uomini e tennisti dei record, lo spagnolo Rafael Nadal e lo svizzero Roger Federer, si trovano rispettivamente a quota 22 e a 20 Slam.
Tornando ad Ivanišević e alle sue parole post gara, l’ex numero 2 Atp ci ha tenuto ad aprire la scatola dei ricordi in onore di Nadal: “Mi dispiace davvero che Rafa non sia qui, ma ho detto molto tempo fa, prima ancora di entrare a far parte della sua squadra (di Djokovic, ndr.), che lui e Rafa avrebbero superato i 22 (Tornei Slam, ndr.). Spero che Rafa torni a vincere ancora una volta… e Novak è l’unico giocatore che può vincere il Grande Slam“.
La Coppa dei Moschettieri, il campione serbo è a quota 3
Oggi il Roland Garros porta il nome di Novak, ma va ricordato anche che, il torneo organizzato dalle Federazioni Nazionale Francese (FFT) e da quella Internazionale di Tennis (ITF), che si gioca su terra rossa nell’XVI quartiere parigino (ad ovest della città, sulla “rive droite”, la riva nord della Senna), continua a segnare il nome di Nadal tra i più premiati. Il tennista spagnolo campeggia tra i più forti con 14 Coppe dei Moschettieri, segue Björn Borg con 6 vittorie. Djokovic si posiziona al quarto posto, dopo Henri Cochet (4 trofei), insieme a René Lacoste, Mats Wilander, Ivan Lendl e Gustavo Kuerten (tutti a quota 3).
Djokovic torna numero 1 del mondo e raccoglie nuovi record
Dopo il trionfo all’Open di Francia Novak è tornato al numero 1 del ATP Rankings. Ma non basta perché il serbo è anche il primo uomo ad aver vinto almeno tre volte tutti e quattro i Tornei dello Slam, oltre ad aver raccolto la sua 388a settimana da record al numero 1 e ad essere anche il più anziano campione del Roland Garros all’età di 36 anni e 20 giorni.
“Ovviamente un Grande Slam è un Grande Slam. I quattro più grandi tornei che abbiamo nel nostro sport. Ogni singolo giocatore sogna di essere su questo palco e vincere il trofeo almeno una volta nella propria carriera. Sono più che fortunato nella mia vita a vincere 23 volte, è una sensazione incredibile”, sono le parole del campione durante la premiazione.
Nadal invece, che ora con 22 slam è costretto a rincorrere Djokovic, scrive dal suo profilo Twitter ufficiale: “Molte congratulazioni per questo incredibile risultato @DjokerNole. 23 è un numero a cui solo pochi anni fa era impossibile pensare, e tu ce l’hai fatta! Divertiti con la tua famiglia e il tuo team!
Lasciamo allora festeggiare al Djoker il suo 23° successo tra i tornei internazionali di tennis più importanti del mondo, ricordando le parole che il giocatore ha rivolto ai più piccoli e giovani sul campo Philippe-Chatrier: “A 7 anni sognavo di diventare il n.1 al mondo: ai giovani dico, vivete il presente, non guardate al passato, e costruite la quotidianità per prendervi il futuro”.
Andrea Ippolito