“Un presidente, c’è solo un presidente”, poi gli applausi all’interno della Cattedrale della Natività della Beata Vergine Maria, le bandiere politiche del partito Forza Italia, quelle sportive calcistiche e rossonere dell’A.C. Milan, sventolate in piazza del Duomo a Milano. Tantissime sciarpe del Monza e del Milan. Quando il feretro lascia la chiesa si sentono ancora altri cori da stadio: “Berlusconi uno di noi”, ma anche “Silvio, Silvio”. Insomma si tratta di alcuni particolari di non poco conto, che hanno caratterizzato e forse anche scandito il ticchettio della giornata dei funerali di Silvio Berlusconi.
Anche Casa Milan, dove uno schermo gigante ha mandato in onda le immagini dell’ex presidente della squadra rossonera, come a Milanello e nelle altre strutture sportive legate al Milan calcio, sono state sospese le attività già un quarto d’ora prima dell’avvio della celebrazione (ore 15:00). Presente anche una delegazione dell’Inter con il presidente Steven Zhang e Beppe Marotta. Ha omaggiato Berlusconi anche, ovviamente, una delegazione dell’AC Monza (la cui proprietà è proprio la Fininvest S.p.A.) con Adriano Galliani.
Lutto nazionale e bandiere a mezz’asta per la scomparsa del Presidente Berlusconi
“A seguito della scomparsa del Senatore Silvio Berlusconi, già Presidente del Consiglio dei Ministri, è stata disposta, dal 12 al 14 giugno 2023, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il 14 giugno 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è dichiarato lutto nazionale”, lo ha scritto e lo ha annunciato il Governo italiano il 12 giugno.
Dentro al Duomo di Milano sono arrivate oltre 2mila persone, insieme ad alcuni parlamentari, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la premier Giorgia Meloni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’attuale ministro degli Esteri Antonio Tajani (tra i fondatori di Forza Italia), la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra. Il sindaco di Milano Beppe Sala ed il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, i quali hanno accolto, all’ingresso della chiesa, tutte le persone giunte per il funerale. Ancora: Matteo Salvini, insieme ai ministri del governo Meloni. Seduta tra i primi banchi anche l’ex moglie di Berlusconi, Veronica Lario. Poi Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Massimo Doris. Umberto Bossi con il figlio. L’emiro del Qatar Hamad Al Thani, il presidente iracheno Abdul Latif Rashid, i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini.
Hanno presenziato anche il già presidente della Banca centrale europea ed ex premier italiano Mario Draghi, il commissario europeo per gli affari economici e monetari Gentiloni, il leader di Italia Viva ed ex premier Matteo Renzi.
Tra gli sportivi vi erano, tra gli altri, Dejan Savicevic, Massimiliano Allegri, lo storico mister del Milan Arrigo Sacchi, Zvonimir Boban, etc. Anche il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentis, il direttore sportivo del Sassuolo Carnevali, Lotito (SS Lazio), i rossoneri: Giorgio Furlani, Paolo Scaroni, Franco Baresi e Daniele Massaro, insieme a Filippo Galli e Demetrio Albertini, Flavio Briatore, etc.
Le parole rilasciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Il Presidente Mattarella, il quale ha rilasciato il 12 giugno la dichiarazione che riportiamo, ha partecipato alle Esequie di Stato di Silvio Berlusconi:
- «Apprendo con profonda tristezza la notizia della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi. In una stagione di profondi rivolgimenti, la sua “discesa in campo”, con un partito di nuova fondazione, ottenne consensi così larghi da poter comporre subito una maggioranza e un governo. La leadership di Berlusconi ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana, consentendogli di assumere per quattro volte la carica di presidente del Consiglio. In queste vesti ha affrontato eventi di portata globale, come la crisi aperta dall’attentato alle Torri Gemelle, la lotta al terrorismo internazionale e gli sconvolgimenti finanziari alla fine del primo decennio del nuovo secolo. Ha progressivamente integrato il movimento politico da lui fondato nella famiglia popolare europea favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica. E’ stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo. Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del proprio impegno diretto nelle istituzioni. E’ stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano. Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà ai figli, a tutti i familiari, al suo partito, a coloro che più gli sono stati vicini nella vita e nell’ultima battaglia contro la malattia, combattuta con coraggio ed esemplare ottimismo».
Il NO alla bandiera a mezz’asta di alcune università italiane
Il Rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari ha annunciato il suo no alla bandiera a mezz’asta per la morte di Silvio Berlusconi: “L’indizione di un lutto nazionale per la morte di un ex presidente del consiglio, che non sia stato in seguito presidente della Repubblica, non ha alcun precedente. È dunque una scelta politica, non istituzionale. A questa scelta io ne oppongo una che, invece, non è affatto politica, ma puramente istituzionale”. E’quanto scrive Montanari motivando nel dettaglio la sua scelta sia all’interno di un articolo uscito sul quotidiano il Fatto Quotidiano intitolato “Per Berlusconi non alzo la bandiera a mezz’asta” sia in un altro scritto al quale lui stesso indirizza dal suo profilo ufficiale Twitter (lettera di Montanari).
Ma a quanto pare anche il Rettore dell’Università Federico II ha fatto la stessa scelta, infatti l’eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia per la Campania Fulvio Martusciello scrive in una nota ripresa da Il Mattino: «La scelta del Rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito e di quello di Siena, Tomaso Montanari, di non esporre la bandiera a mezz’asta in segno di lutto per la morte del presidente Berlusconi, è culturalmente sbagliata e trasmette agli studenti un messaggio fortemente negativo: le leggi dello Stato si possono calpestare».
I contestatori in piazza
Non è mancato un contestatore che è stato portato via dalla Polizia in quanto a rischio di aggressione da parte della folla presente nell’area del funerale. Il signore indossava una maglietta con una scritta disegnata con i colori del tricolore d’Italia: “Io non sono in lutto”. Sembra che avesse esposto anche un cartello con un’altra scritta: “Vergogna di Stato”. (Video).