Per i magistrati fu responsabile della morte di Giuseppe D’Aniello, il giovane imprenditore di Sant’Antonio Abate travolto e ucciso in sella alla sua moto (la scorsa estate) ad Eboli sulla strada Aversana. Nei giorni scorsi la sentenza la sentenza del tribunale di Salerno, nell’ambito del processo con rito abbreviato, che ha condannato T. M. (49enne originario di Ercolano) a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Fu responsabile della morte di Giuseppe D’Aniello, condannato 49enne di Ercolano
Secondo i magistrati il 49enne viaggiava ad una velocità di quasi sei volte superiore al limite imposto su quel tratto di strada. Sfiorando i 200 chilometri orari a bordo della sua Alfa Romeo “Stelvio”, travolse e uccise il giovane imprenditore attivo nel settore florovivaistico. Secondo la sentenza, all’esito del rito con il giudizio abbreviato, l’imputato, accusato di omicidio stradale, è stato condannato ad una pena superiore a quella richiesta dal pubblico ministero di 3 anni e 8 mesi di carcere.
Per l’automobilista c’è anche la revoca della patente e una sanzione pari a 150mila euro che si aggiunge al risarcimento del danno da stabilire in sede civile. A pesare sulla severa condanna è l’aggravante contestata al 49enne che, in base alle perizie effettuate dai consulenti dell’accusa, andava a 177 chilometri ‘allora su un tratto di strada dove non si potevano superare i 30.
Giuseppe era uno dei più giovani imprenditori del settore florovivaistico della Campania
Giuseppe era uno dei più giovani imprenditori del settore florovivaistico della Campania, nonostante non avesse neppure trent’anni aveva alle spalle già diverse collaborazioni con le più importanti aziende olandesi del settore. Pochi mesi prima dell’incidente aveva guidato la delegazione di florovivaisti del Consorzio Campano, presieduto da Enzo Malafronte, nel corso dell’annuale fiera di Amsterdam.