Qatargate, Cozzolino torna libero dopo quattro mesi: ci si interroga sulla reale portata dello scandalo europeo

L’eurodeputato Andrea Cozzolino è stato rilasciato dalle autorità belghe dopo aver trascorso oltre quattro mesi ai domiciliari a Napoli. Questa decisione segna un importante sviluppo nel caso del cosiddetto Qatargate, lo scandalo di corruzione che ha scosso il Parlamento europeo. Cozzolino era stato arrestato in base a un mandato d’arresto europeo e ha trascorso quarantotto ore in tre interrogatori serrati con gli inquirenti.

Qatargate, Cozzolino torna libero dopo quattro mesi

L’ultimo interrogatorio, condotto dalla nuova giudice istruttrice, la procuratrice Aurélie Dejaiffe, ha portato alla liberazione di Cozzolino. Tuttavia, molte domande rimangono ancora senza risposta riguardo alla portata dello scandalo e alla condotta delle indagini preliminari condotte dal magistrato Michel Claise.

La seconda giornata di fermo di Cozzolino a Bruxelles è iniziata con un lungo interrogatorio durato cinque ore. Durante l’interrogatorio, la procuratrice ha affrontato l’eurodeputato con serietà e cordialità, presentandogli i tre capi d’accusa che gli sono stati formalmente contestati: corruzione, riciclaggio e partecipazione a un’organizzazione criminale.

Ci si interroga sulla reale portata dello scandalo europeo

Cozzolino ha sempre respinto le accuse sin dall’inizio dello scandalo, quando il suo nome è stato associato all’indagine e il suo partito, il Partito Democratico (Pd), ha deciso di sospenderlo. Durante l’interrogatorio, l’eurodeputato ha ribadito la sua innocenza, ripercorrendo la versione dei fatti già esposta alle autorità italiane e al giudice Claise.

Dopo cinque ore di interrogatorio, la procuratrice Dejaiffe ha deciso di rilasciare Cozzolino, imponendogli però alcune restrizioni. Egli dovrà rimanere a disposizione delle autorità, comunicare eventuali intenzioni di lasciare il Belgio e non avere contatti con gli altri indagati. Ora tutti gli indagati nel caso Qatargate, ad eccezione del pentito Panzeri, sono liberi e in attesa della conclusione delle indagini preliminari. Restano ancora molti interrogativi sulla portata dello scandalo e sulle azioni del magistrato Claise. Nel frattempo, Cozzolino continuerà a difendere la sua innocenza e a collaborare con le autorità nel corso dell’inchiesta.

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