Al porto di Salerno, questa mattina alle 8, ha attraccato la Aita Mari, imbarcazione della Ong Salvamento Humanitario Maritimo con a bordo 172 migranti, tra cui diverse decine di minori. Volontari, personale sanitario, forze dell’ordine, vigili del fuoco, Protezione civile hanno dato vita ad una macchina dell’accoglienza che è ancora in piena attività.
La nave umanitaria ha raccolto, al largo dell’isola di Lampedusa, 172 migranti. Tra loro 55 sono i minori non accompagnati, quattro bambini tra i tre e i dieci anni accompagnati e due neonati sempre accompagnati. Tutti in buona salute e negativi al Covid, i naufraghi, provenienti dall’area subsahariana, verranno comunque visitati nuovamente una volta sbarcati.
Il prefetto di Salerno Russo: “E’ il 28esimo arrivo nel porto salernitano”
“Siamo in grado – assicura il prefetto di Salerno, Francesco Russo, presente al molo 3 gennaio – di dare loro un’accoglienza molto dignitosa e anche idonea a dare una prima assistenza, non solo di carattere sanitario, ma anche di carattere umanitario”.
Dopo aver espresso la propria gratitudine verso tutte le istituzioni coinvolte in quello che rappresenta il 28esimo sbarco di migranti a Salerno, il prefetto spiega che la fase di identificazione avverrà “a Capitolo San Matteo e, poi, i nostri migranti saranno sistemati in una serie di strutture, sia i minori non accompagnati, sia i neonati o i piccolini con le mamme che tutti gli altri, in strutture in parte della provincia di Salerno, in parte nelle altre province della Campania. Sono tutti africani, molti originari del Mali e del Burkina Faso”.
In 172 sbarcano a Salerno da nave Ong: “non sono state segnalate situazioni di criticità”
“Al momento – ha sottolineato il questore Giancarlo Conticchio – non sono state segnalate situazioni di criticità. Faremo tutte le verifiche. Andremo anche ad appurare dove sono stati soccorsi e se ci sia la presenza di scafisti tra loro”.
L’assessore Paola de Roberto: “Contiamo in un paio di giorni di sistemare tutti al meglio”
Non basta solamente assisterli in questa fase dello sbarco – ha aggiunto l’assessore – ma bisogna seguire i loro percorsi in modo da garantire che abbiano il futuro più idoneo per ragazzi in erba come loro. Sono ancora piccoli, quindi hanno bisogno di una nuova vita e di nuova speranza“.
Ad accogliere i migranti anche l’arcivescovo Bellandi
Presente al porto anche l’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi: “La nostra città è sempre pronta ad accogliere. La Chiesa, sulla scia di quello che ci dice anche il Papa, non può che essere vicina a questi fratelli e sorelle che cercano una speranza di vita diversa rispetto al posto da cui provengono”.