I genitori della piccola Mariarosaria:

“Non abbiamo ricevuto alcun bonifico dall’Asl. Se siamo riusciti ad andare a Boston è solo grazie al grande cuore delle persone e delle associazioni che ci hanno sostenuto”: a parlare sono i genitori della giovane di Castellammare di Stabia Mariarosaria Graziuso di 8 anni, Giuseppe Graziuso e Maria Cavallaro.

I genitori della piccola Mariarosaria: “A Boston solo grazie al cuore della gente. Dall’Asl non abbiamo ricevuto nulla”

La piccola ha superato con successo un intervento al cuore negli Usa e, insieme alla famiglia, nel pomeriggio di oggi ha tenuto una conferenza stampa – evento durante la quale ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito sia umanamente sia economicamente all’impresa. La conferenza si è tenuta presso l’Hotel del Sole di Pompei.

Presente anche Desiderio D’Amato, presidente dell’associazione Young Space, tra le realtà che si sono impegnate anima e corpo per la raccolta fondi. Dopo un’operazione che le ha salvato la vita, effettuata presso il rinomato Boston Children’s Hospital e grazie a una generosa raccolta fondi, Mariarosaria ha quindi riabbracciato i suoi amici e i suoi concittadini.

Mariarosaria sorride, corre, gioca ed è una gioia per gli occhi. Nonostante abbia attraversato momenti difficili, ora a casa Graziuso si respira normalità. Durante il tragitto di ritorno da Napoli a Castellammare, dopo essere stati a Boston, Mariarosaria ha detto: “Papà, domani voglio andare a scuola”. È stato il primo segnale di normalità, poiché Mariarosaria adora andare a scuola.

“La fede ci ha accompagnato fin dall’inizio”

La madre ha commentato: “Quando vedo la casa in disordine e sento urlare i miei figli, sono felice perché significa che è tutto a posto”. La famiglia Graziuso ha affrontato una strada difficile, il peggio è passato, ma la patologia di Mariarosaria non può essere sottovalutata. Tuttavia, i suoi genitori non si sono mai lasciati abbattere. La madre ha affermato: “La fede ci ha accompagnato fin dall’inizio. Sapevamo della malformazione di Mariarosaria fin dalla sua nascita, ma ci siamo aggrappati alla fede e siamo andati avanti.

I suoi primi anni di vita sono trascorsi serenamente, ma crescendo ha iniziato ad avere problemi cardiaci. Abbiamo effettuato due interventi a Roma, ma non hanno risolto il problema”. Certo, si può discutere sul motivo per cui in Italia non siamo capaci di effettuare questo tipo di intervento. Gran parte della colpa è da attribuire ai continui tagli alla sanità degli ultimi decenni. “Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun bonifico dall’Asl”, ha commentato la madre.

“Molti genitori nella nostra stessa situazione non lo fanno per paura”

“Siamo andati a Boston perché lì c’era una statistica molto favorevole per il delicato intervento che la nostra figlia necessitava. Inoltre, il trattamento del paziente è diverso lì. Siamo stati in terapia intensiva con la bambina e questo è stato molto utile”. Si può anche discutere sull’efficienza dell’ospedale di Boston, che ha un costo e non tutti possono permettersi tale spesa. I genitori di Mariarosaria sono stati forti e coraggiosi nel farsi avanti e avviare questa campagna di raccolta fondi.

“Molti genitori nella nostra stessa situazione non lo fanno per paura, ma noi abbiamo aiutato donando parte dell’eccedenza della cifra raccolta. Ci siamo anche prefissati l’obiettivo di aprire un’associazione per i malati cardiopatici“, ha affermato il padre. In conclusione, la famiglia desidera ringraziare ancora una volta tutti e precisare che questo incontro è stato organizzato per mettere fine all’attenzione su Mariarosaria.

Michele Mercurio

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