Un calcio nel passato, 5 luglio 1984, Napoli: ho visto Maradona. 39 anni fa il campione argentino si presentava ai suoi nuovi tifosi nello stadio che oggi porta il suo nome. Diego Armando Maradona è considerato il più grande calciatore di tutti i tempi, il suo arrivo a Napoli ha cambiato la storia calcistica e non solo della città. Acquistato per la cifra “record” di 13 miliardi di lire, Maradona è rimasto a Napoli per ben 7 anni. Contribuendo in maniera decisiva alla vittoria di 2 scudetti, 1 coppa Uefa, 1 coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana.
5 luglio 1984, Napoli: “Ho visto Maradona”
Il 5 luglio 1984 Maradona faceva il suo ingresso sul campo dell’allora San Paolo e davanti a oltre 60mila persone (paganti la cifra simbolica di mille lire) si presentò palleggiando e con un iconico: “Buonasera napoletani”. Il suo nome è rimasto scolpito nella leggenda, la città è ricca di murales e opere in suo onore. Il più famoso è sicuramente quello dei quartieri spagnoli, che ha contribuito in maniera decisiva alla riqualificazione della zona, che oramai pullula di turisti.
Recentemente a Pompei gli è stata anche intitolata una via in corrispondenza di un murales che lo ritrae con la seconda maglia della nazionale argentina (indossata durante la finale persa contro la Germania Ovest ai mondiali di Italia 90). La trattativa che ha portato Maradona a Napoli da Barcellona ha fatto da sfondo all’ultimo grande successo cinematografico del regista napoletano Paolo Sorrentino: “È stata la mano di Dio”, film che è stato candidato agli Oscar come miglior film straniero per il 2022.
38 anni fa il campione argentino si presentava ai suoi nuovi tifosi
La trattativa per l’acquisto di Maradona fu portata avanti con grande astuzia dall’allora presidente Ferlaino. Che poco prima dea chiusura del calciomercato depositò in lega un contratto bianco che successivamente fu firmato da Maradona. L’arguzia e la tempestività hanno permesso a Maradona di arrivare a Napoli e di cambiare il corso della storia. L’amore che il popolo napoletano prova per Diego è infinito e resiste nel tempo. Quando fu data la notizia della sua scomparsa tutta la città si sentì vuota. Un figlio acquisito di Partenope era scomparso, ma le gesta e il ricordo di Maradona sopravvivono e sopravvivranno sempre.
La vittoria del terzo scudetto, il primo senza Maradona ha proiettato Napoli in una nuova dimensione, in una nuova prospettiva. Si può vincere anche senza l’aiuto del Dios del calcio. Ma come ha detto Paolo Sorrentino, in occasione della festa scudetto durante Napoli- Fiorentina: ”Questo scudetto se è accaduto è perché Maradona ci ha spiegato come si fa”. Ci potrà essere anche qualcuno che porterà il Napoli a vincere la Champions League, ma non ci sarà mai un altro Diego Armando Maradona.
Michele Mercurio