Black Room pedopornografia

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli ha annunciato il 28 giugno l’arresto di un 70enne originario della provincia di Napoli, accusato di detenzione di una vasta quantità di materiale pedopornografico. Le immagini e i video sequestrati comprendevano anche minori in tenera età, rendendo il caso ancora più preoccupante.

Migliaia di file di materiale pedopornografico sui dispositivi

L’indagine complessa è stata condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – IV Sezione – Fasce Deboli, in collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia online (C.N.C.P.O.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma. Grazie a rapporti di cooperazione internazionale, è stato possibile ricostruire le attività illegali dell’arrestato, che utilizzava Internet per cercare e raccogliere materiale pedopornografico.

L’uomo è stato identificato tramite l’analisi delle tracce informatiche legate alle connessioni che aveva generato durante le sue attività illecite. Dopo una perquisizione, sono stati scoperti numerosi dispositivi contenenti un vero e proprio archivio di materiale pedopornografico, con decine di migliaia di file.

Arrestato 70enne in provincia di Napoli

È importante ricordare che l’indagato è da considerarsi innocente fino a prova contraria e fino a una sentenza irrevocabile. Tuttavia, l’arresto è stato eseguito e l’uomo è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le successive fasi processuali. La lotta contro la pedopornografia online rappresenta una priorità per le forze dell’ordine e le autorità competenti. La collaborazione tra i diversi organi di polizia, sia a livello nazionale che internazionale, è fondamentale per individuare e perseguire coloro che si rendono colpevoli di tali crimini e per garantire la sicurezza dei minori.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli e il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia online sono impegnati quotidianamente nella lotta contro questi reati, utilizzando tecnologie avanzate e metodi investigativi per identificare i responsabili e porre fine alle loro attività illegali.

L’arresto di questo 70enne rappresenta un importante passo avanti nella protezione dei minori e nella repressione di attività criminali online. Le indagini e il processo legale che seguiranno determineranno la colpevolezza o l’innocenza dell’individuo coinvolto, garantendo così la giustizia per le vittime e la sicurezza della società nel suo complesso.

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