La Direzione Investigativa Antimafia (Dia) ha recentemente eseguito un provvedimento di sequestro emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli nei confronti di un’imprenditrice immobiliare e suo fratello, entrambi ritenuti vicini al noto Nuovo Clan Partenio, un’organizzazione criminale attiva nella provincia di Avellino.
Nuovo Clan Partenio, blitz dell’Antimafia: sequestro da 10 milioni di euro per un imprenditore
La misura di prevenzione patrimoniale e personale proposta congiuntamente dal procuratore della Repubblica di Napoli e dal direttore della Dia ha dato origine a questo importante provvedimento. Secondo le indagini condotte, i fratelli indagati si sarebbero inseriti all’interno della cosca irpina, assumendo il controllo del settore delle aste immobiliari e manipolandole a vantaggio del clan. Le approfondite indagini hanno inoltre rivelato disponibilità finanziarie e patrimoniali notevolmente sproporzionate rispetto ai loro redditi dichiarati.
Il Tribunale di Napoli ha emesso un decreto che dispone il sequestro di una società operante nel settore immobiliare, 116 beni immobili, quattro beni mobili registrati e 61 rapporti finanziari. L’intero valore complessivo di questi beni e rapporti finanziari è stato stimato intorno ai 10 milioni di euro.
Aste immobiliari pilotate
Questa operazione rappresenta un duro colpo per il Nuovo Clan Partenio e dimostra l’impegno della Dia nella lotta alle organizzazioni criminali e al riciclaggio di denaro. Il sequestro di tali beni e rapporti finanziari mira a privare l’organizzazione criminale dei mezzi che potrebbero essere utilizzati per finanziare le loro attività illecite.
L’imprenditrice immobiliare e suo fratello sono attualmente oggetto di indagini penali in corso e dovranno rispondere delle accuse a loro carico. Il provvedimento di sequestro emesso dal tribunale di Napoli rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata e dimostra che le autorità italiane sono determinate a perseguire coloro che commettono reati gravi come il riciclaggio di denaro e l’associazione di tipo mafioso.