La tragedia di Natalia sul Sentiero degli Dei, proseguono le indagini dei carabinieri: l'incidente a causa di una foto

Un paesaggio mozzafiato, la bellezza della natura e un gregge di capre al pascolo: questi erano i soggetti delle foto scattate da una giovane turista finlandese prima che la sua vita venisse tragicamente spezzata sabato. L’incidente è avvenuto lungo il Sentiero degli Dei tra Agerola e Positano, in un tratto di percorso chiuso da anni a causa di una frana. Una tragedia che poteva essere evitata e che ora è al centro di un’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata.

La tragedia di Natalia sul Sentiero degli Dei

Dopo un confronto con la Procura di Salerno, è stato disposto il sequestro dell’area in cui si è verificata la caduta mortale. Questo tratto di circa 45 metri, esterno al percorso ufficiale del Sentiero degli Dei, rimane regolarmente aperto e accessibile. Dopo un nuovo sopralluogo, i carabinieri della stazione di Agerola hanno sigillato l’intera zona e l’hanno consegnata al sindaco di Agerola, Tommaso Naclerio, al fine di preservare l’attuale stato dei luoghi per ulteriori indagini e per evitare che altre persone possano oltrepassare le recinzioni e avventurarsi in una zona già vietata e pericolosa.

La vittima, Natalia Vera Wihelmina Hogstom, una turista finlandese di 21 anni, alloggiava in un hotel a Ravello insieme al suo fidanzato. Sabato, verso mezzogiorno, si era recata ad Agerola, nella località di Bomerano, dove ha inizio il sentiero amato dai turisti. Meno di un’ora dopo, la tragedia era già avvenuta.

Proseguono le indagini dei carabinieri

Studentessa di giurisprudenza, Natalia aveva scelto la Costiera Amalfitana per trascorrere giorni spensierati immersa nella natura e nelle bellezze del luogo. Nonostante l’allarme sia stato dato immediatamente, la caduta rovinosa non ha lasciato scampo alla ragazza. Anche le operazioni di recupero del corpo sono state complesse, con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco e del corpo alpino e speleologico della Regione Campania. Natalia era finita nella fitta vegetazione su un pendio ripido raggiungibile solo con mezzi aerei.

Alcuni testimoni hanno assistito alla terribile scena e sono stati già interrogati dai carabinieri di Agerola. Anche il fidanzato di Natalia è stato sottoposto a un lungo interrogatorio e ha confermato che la ragazza stava scattando foto in una zona in cui il sentiero accidentato (già vietato) era largo meno di mezzo metro.

È evidente che si tratta di una tragedia, ma ci sono ancora dettagli da ricostruire con precisione. Prima di tutto, occorre determinare se la segnaletica fosse chiara e presente in quel punto specifico e se quindi le azioni di Natalia costituivano una violazione fatale. Tutti questi aspetti saranno chiariti solo attraverso le indagini in corso condotte dai carabinieri di Agerola, sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata.

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