Lo aveva ucciso per un debito di 3.500 euro, sollecitato dalla vittima quella mattina. Il gup di Napoli Nord ha condannato, con rito abbreviato, il collaboratore scolastico Giuseppe Porcelli a 14 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario, a coltellate, dell’insegnante di sostegno Marcello Toscano nella scuola “Marino Guarano” di Melito.
Porcelli è stato anche interdetto per sempre dai pubblici uffici e legalmente interdetto durante l’esecuzione della pena, e condannato a versare una provvisionale a favore delle parti civili pari 100mila euro a titolo di risarcimento dei danni subiti, e assolto per insussistenza del fatto dal reato di occultamento di cadavere.
La sera del 27 settembre 2022, fu trovato il cadavere di Toscano sotto una siepe, nel cortile dell’Istituto scolastico a Melito. L’uomo lavorava in quella scuola come insegnante di sostegno. Porcelli e Toscano erano amici, e il collaboratore scolastico aveva ottenuto prima un prestito di 1.500 euro e poi un secondo prestito da 2.000 euro dal docente.
La mattina dell’omicidio, tra i due c’era stata una discussione sul debito, e Toscano aveva chiesto che fosse restituita l’intera somma con altri mille euro di interessi, secondo quanto confessato da Porcelli ai pm.
L’uomo era stato sottoposto a fermo due giorni dopo il delitto e le indagini dei carabinieri avevano passato il vaglio del gip. A incastrarlo, le immagini estrapolate da videocamere di sorveglianza, l’esame di persone informate sui fatti, il sequestro di indumenti intrisi di sangue in casa sua, dai quali veniva estrapolato un dna perfettamente coincidente con quello della vittima.