Bombe a grappolo in Ucraina Arriva il NO della Meloni

La premier Giorgia Meloni esprime il suo NO nel fornire l’Ucraina di bombe a grappolo.

La presidente del Consiglio, mostrandosi molto chiara e puntuale nell’esprimere le posizioni del Governo Italiano in merito al conflitto bellico in essere tra la Federazione Russa e lo Stato dell’Ucraina, dichiara che l’Italia “aderisce alla Convenzione internazionale che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo (cluster bomb)”.

La Meloni aggiunge che quindi “nel quadro dei valori espressi dall’Alleanza Atlantica, l’Italia auspica l’applicazione universale dei principi della Convenzione“. Inoltre ci ha tenuto ad aggiungere: “Ribadisco la condanna dell’Italia alla guerra d’aggressione della Russia, il supporto totale e costante alla resistenza dell’Ucraina, l’impegno con gli Alleati per costruire un nuovo e più forte modello di sicurezza per l’Europa”.

La risposta del primo ministro italiano arriva dopo la scelta politica degli Stati Uniti d’America che includerà, all’interno del pacchetto di armi n. 42 (per una spesa di 800 milioni di dollari), appunto le munizioni a grappolo (cluster munitions). L’impegno degli USA e della Casa Bianca è arrivato ora ad un totale di oltre 40 miliardi di dollari.

Andrea Ippolito

 

 

 

 

 

 

 

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