Ieri 14 luglio, il Comitato Nazionale ripristino della festa del 4 Novembre (in foto), composto dal presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato sezione Caserta commissario rds cavalier Girolamo Vendemia, dal generale di Brigata Ippolito Cassirà ed altri componenti, dopo una lunga battaglia durata cinque anni, ha avuto una prima vittoria. È stata infatti approvato dal Parlamento il ripristino della festa dell’Unita Nazionale e delle forze Armate il giorno 4 novembre, in vigore da quest’anno.
Ripristinata la Celebrazione del 4 novembre in Memoria delle Forze Armate: via libera dalla Camera
Restata tuttavia giorno feriale. E non giorno festivo, come era un tempo. Per le forze armate e dell’ordine, afferma il presidente Girolamo Vendemia “è sempre stato d’uopo, essenziale una giornata che ricordasse il nostro impegno e quello dei commilitoni, una giornata unica e specifica” “Resta un po’ d’amarezza per non essere passata la normativa così come previsto, rendendo il giorno “rosso” ma per noi del Comitato è una prima vittoria.
Il 4 Novembre è una data però che a molti italiani dice poco soprattutto da quando, nel 1976, si è deciso che non fosse più festa nazionale ma è stato declassata a ex festivo. La Festa del 4 Novembre è dunque, “passata in secondo piano” da quando non è più Festa nazionale. La decisione del 1976 quando una serie di provvedimenti furono presi nella convinzione che di lì a pochi anni, se non si fosse risparmiato, si sarebbero esaurite le fonti energetiche e ciò portò a rivedere il calendario delle festività nazionali declassando il 4 Novembre a “festa mobile”. Le tradizionali parate militari si cominciarono a svolgere la prima domenica di novembre.
Il testo unico del disegno di legge
A decorrere dal 2023 la celebrazione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate ha nuovamente luogo il 4 novembre di ciascun anno. Specificatamente il testo unico del disegno di legge, approvato dalla commissione e attualmente all’esame dell’aula del Senato, è composto da quattro articoli. L’articolo 1 stabilisce che “la Repubblica riconosce il giorno 4 novembre come ‘Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate'”.
Questa giornata, chiarisce però l’articolo, “non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260″, ossia non istituisce nessuna nuova festa nazionale. Tra le altre cose l’articolo 2 propone che le scuole organizzino iniziative per “far conoscere le attività alle quali concorrono le forze armate nell’ambito del servizio nazionale della protezione civile”. L’articolo 3 precisa che “dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica” e che “le amministrazioni interessate vi provvedono con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”. Si attende solo il passaggio del testo al Senato della Repubblica quindi, ma non dovrebbe avere difficoltà nella definitiva approvazione, si può dire cosa fatta
Giovanni Di Rubba