La stazione di Pompei è stata, nella giornata di ieri, teatro di uno scenario caotico causato dall’ennesimo guasto della Circumvesuviana, la linea ferroviaria che, con le sue 95 stazioni, collega la città di Napoli all’hinterland vesuviano. A causa del guasto, due convogli sono rimasti bloccati rispettivamente nelle stazioni di Villa dei Misteri e di Moregine.
Circumvesuviana horror, ancora disastri
Di certo non il primo dei disagi vissuti dai pendolari della linea ferroviaria gestita dall’Ente Autonomo Volturno, i quali, a causa della caduta di un tratto di linea aerea alla stazione di Pompei, si sono trovati nella surreale situazione di camminare sui binari con temperature che sfioravano i 40 gradi. Ad aggravare ulteriormente la già problematica situazione, il malore di un passeggero, soccorso dalle cure mediche di un’ambulanza del 118.
Per arginare il disagio che ha coinvolto la linea Napoli – Sorrento, è stata interrotta la corsa tra le stazioni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, collegate da bus sostitutivi. Le operazioni di ripristino sono state avviate in serata, dopo gli accertamenti tecnici disposti dalla procura.
Guasto alla linea a Pompei, malore per un passeggero
Il malcontento generale dovuto all’ennesimo danno subito dai passeggeri della Circumvesuviana è sfociato, neanche a dirlo, nella polemica. Dai commenti social dei pendolari indignati ai botta e risposta da parte dei politici, il guasto non è certo passato inosservato.
Il capogruppo della Lega nel consiglio regionale della Campania, Severino Nappi, che ha definito la Circumvesuviana “la peggiore tratta ferroviaria d’Italia”, non si è risparmiato nell’invitare chi di dovere a prendersi le proprie responsabilità e ha dichiarato: “Oggi, la consueta ‘settimana di passione’ per i viaggiatori di Eav inizia con la caduta della linea aerea di contatto tra le stazioni di Castellammare e Torre Annunziata.
Tutto ciò è frutto del destino avverso che si accanisce, in particolar modo, contro la Circumvesuviana, o piuttosto della totale incapacità gestionale del management della holding regionale dei trasporti? Nell’un caso o nell’altro – e propendiamo più per il secondo -, la Circum da otto anni è diventata una barzelletta. E non fa nemmeno ridere”.
La polemica: “Ormai è una barzelletta che non fa ridere”
Ai limiti dell’ironia il fatto che il guasto si sia verificato nella stessa stazione che poche ore prima aveva festeggiato l’inaugurazione del treno mensile Pompei – Roma, evento per il quale il governatore Vincenzo De Luca si è così espresso: “Il progetto inaugurato ieri nasce da una forte domanda di turismo culturale e il tempo darà ragione all’iniziativa varata dal premier, Giorgia Meloni, e dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, assieme al Gruppo Fs. I signori che hanno saputo solo tagliare i fondi a Pompei saranno presto messi a tacere dalle migliaia di visitatori che da Roma raggiungeranno, anche in treno, il sito archeologico tra i più famosi al mondo”.
Non si è fatta attendere la replica di Edmondo Cirielli (FdI), viceministro degli Esteri, il quale ha dichiarato: “Il presidente della Giunta Regionale dovrebbe fare meno cabaret e concentrarsi sulle materie di sua competenza: dalla sanità, ai trasporti ai tanti fondi bloccati. Il suo atteggiamento provoca solo l’isolamento della Campania a danno di tutti i cittadini della Regione che avrebbero diritto a trasporti efficienti e invece fanno i conti con il disastro della Circumvesuviana che resta una delle linee ferroviarie peggiori d’Europa. L’iniziativa del treno Roma-Pompei sopperisce anche a questo disservizio che vede spesso i turisti e i pendolari abbandonati sui binari e al loro destino”.
Il malcontento generale è sfociato nella polemica anche sui social
Come già accennato, il malcontento generale è sfociato nella polemica anche sui social. A partire dal video dei passeggeri che camminano sui binari sotto il sole cocente postato da una pagina Facebook. Salvatore Ferraro, portavoce del gruppo Pendolari Circumvesuviana Eav, ha colto l’occasione per criticare la sperimentazione estiva riguardante i direttissimi sulla Napoli – Sorrento, definita “una scelta discriminatoria perché penalizza gran parte del territorio metropolitano. Ma soprattutto un azzardo coscientemente attuato sulla pelle dei viaggiatori, perché con treni obsoleti, infrastruttura fatiscente e carenza del personale, avarie, incidenti e soppressioni sono delle costanti sulle linee vesuviane e non delle variabili come sostiene il manager Eav”.
Riguardo all’incidente di ieri, Ferraro ha poi dichiarato: “È vergognoso vedere dei viaggiatori scendere dal treno in una siepe di erba alta più di un metro. Noi pendolari denunciamo il silenzio delle istituzioni, il mancato ascolto delle nostre proteste e delle nostre proposte. Non si può continuare a governare un’azienda di servizio pubblico con la testa rivoltata al passato. I clienti, pendolari o viaggiatori, e i dipendenti rappresentano una risorsa, vanno coinvolti nelle scelte”.
Insomma, che sia la volta buona che la polemica possa non fermarsi alla sterilità di dichiarazioni estemporanee e, anzi, portare provvedimenti effettivamente utili e risolutivi per i numerosi pendolari che ogni giorno devono fronteggiare inefficienze, guasti e, addirittura, rischi per la propria incolumità?
Anna Rega