Nella notte del 7 luglio, il giovane è alla guida della sua auto. Ha il cellulare puntato sulla strada: sul suo cammino 3 pattuglie dei Carabinieri. Il tasto rosso è premuto e la registrazione in corso; registrazione che riporta gli insulti con il doppiaggio di una voce tra l’altro già molto nota sui social.
Protetto dall’abitacolo, dai vetri dell’auto, l’uomo che parla lancia improperi di ogni genere ai militari che stanno lavorando. Nessuno viene risparmiato, tutti ricevono la loro dose di ingiurie gratuite. Poi la paletta si alza e parte il controllo.
La storia finirebbe qui perché nessuna sanzione fu applicata, nessuna violazione, tutto nella norma. Ma l’esigenza impellente di “condividere” non riesce a frenare il giovane che, utilizzando il proprio account TikTok firmato con nome e cognome, pubblica alla mercé degli internauti quel breve video nel quale deride i carabinieri, insultandoli a più riprese.
A distanza di venti giorni, i militari hanno scovato il “Reel” e arrivano i guai per il 20enne napoletano che dovrà rispondere di diffamazione a mezzo web. I carabinieri hanno anche segnalato il 20enne per l’applicazione del foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola di Ischia.