Il Gazzettino vesuviano | IGV

Abolizione del Reddito di Cittadinanza, presidio a Napoli presso l’Inps: “Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”

Abolizione del Reddito di Cittadinanza, presidio a Napoli presso l'Inps: "Le guerre tra poveri le vincono i ricchi"

Napoli è teatro in queste ore di una manifestazione di protesta davanti alla sede dell’Inps in via De Gasperi, con un presidio organizzato da Potere al Popolo e l’Unione Sindacale di Base (Usb) per opporsi all’abolizione del Reddito di Cittadinanza. Circa 50 persone si sono riunite per esprimere il loro dissenso contro la sospensione del beneficio che ha colpito quasi 37mila nuclei familiari in Campania, di cui oltre 21mila nella sola provincia di Napoli.

Abolizione del Reddito di Cittadinanza, presidio a Napoli presso l’Inps

Lo striscione di Potere al Popolo, esposto all’esterno dell’Inps, recita: “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”. I manifestanti accusano il Governo di essere ingiusto nel trattamento delle fasce più vulnerabili della società, togliendo il sostegno a chi si trova in difficoltà economica e approvando misure a favore dei più ricchi.

L’Unione Sindacale di Base si è dichiarata indignata per la decisione del governo di sospendere il reddito di cittadinanza attraverso un semplice messaggio, senza alcuna considerazione per le esigenze delle 169mila famiglie coinvolte. Criticano l’atteggiamento del governo Meloni, accusandolo di essere più indulgente con i potenti e di ignorare le necessità dei più bisognosi.

“Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”

Il reddito di cittadinanza è stato un importante strumento di contrasto alla povertà nella regione Campania, con oltre 533mila persone che lo hanno percepito nel mese di giugno, suddivise in 208mila nuclei familiari. Tuttavia, l’aumento del numero di beneficiari ha portato anche a una spesa significativa, con un costo stimato di oltre 353 milioni di euro solo per il mese di giugno.

Tra le preoccupazioni sollevate dai manifestanti vi sono anche le truffe messe in atto da individui che hanno riscosso indebitamente il reddito di cittadinanza. La provincia di Napoli ha registrato oltre 4mila casi di frode tra giugno 2021 e ottobre 2022, con un ammontare di circa 15 milioni di euro finito nelle mani di circa 660 furbetti.

La mancanza di un salario minimo e il sostegno alle grandi aziende

Tuttavia, la protesta mette in evidenza una profonda preoccupazione per la sospensione del reddito di cittadinanza senza alternative adeguate per aiutare le famiglie in difficoltà economica. La mancanza di un salario minimo e il sostegno alle grandi aziende e agli evasori fiscali da parte del governo sono state altre critiche sollevate dai manifestanti, che sostengono che i poveri stanno pagando il prezzo più alto mentre i ricchi godono di vantaggi e agevolazioni.

Exit mobile version