Questa mattina a Striano, in piazza D’Anna, il sindaco Antonio Del Giudice, il vicesindaco Antonio Cordella, l’assessore Luciano Zimarra e l’architetto Vittorio Celentano, dirigente del comune, hanno dato il via ai lavori di abbattimento della storica scuola elementare. Il progetto, finanziato con il Pnrr, prevede la costruzione di un piccolo asilo nido per 30 neonati, al posto della vecchia scuola che accoglieva ben 500 bambini.
Striano, città in lutto per l’abbattimento della scuola di piazza D’Anna
Da ogni dove sono giunti commenti di dispiacere e tristezza, la cittadinanza è d’accordo sulla tutela e la conservazione dell’edificio storico, luogo di foto di classe, recite, colonie estive. A scatenare il dispiacere sui social è un giovane strianese, Raffaele Massa, che unitamente ad un comitato di cittadini ha chiesto al comune, in questi ultimi mesi, di rivedere il progetto e di destinare il finanziamento ad altro luogo abbandonato del Comune.
“Abbiamo nel nostro paese almeno due luoghi sui quali non sono previsti finanziamenti: la palestra abbandonata di via Monte e quattro palazzine dell’area 219.
Massa: “Stiamo demolendo la storia e la memoria”
L’intenzione di quest’amministrazione, in piena pandemia, è stata quella di destinare un piccolo finanziamento all’area più cara a tutti i noi cittadini. Io sono stato l’ultimo alunno a concludere il quinto anno di elementari in quella scuola. Il Pnrr rappresenta per tanti comuni un’opportunità cruciale. Sarno, con gli stessi fondi, renderà agibile la storica scuola De Amicis vicino alla Circumvesuviana. A Striano, invece, abbattiamo la storia e con lei la memoria e i ricordi di generazioni di strianesi.
Questo progetto è il tradimento della promessa dell’amministrazione Del Giudice: in campagna elettorale avevano parlato di un istituto agrario. Questo micronido sarà sottodimensionato rispetto agli aventi diritto: circa 300 bambini. Sarà un luogo per i figli di pochi privilegiati. Manca a Striano una vera scuola elementare, con tutte le comodità e i servizi che solo piazza D’Anna poteva dare. Quello era il progetto idoneo” ha dichiarato Raffaele Massa.