Un avviso di garanzia per il reato di diffamazione è stato notificato al sindaco di Pomigliano d’Arco Lello Russo in seguito a offese e attacchi personali al comandante della Polizia Municipale, accusato di occuparsi troppo della lotta alla camorra. L’indagato avrebbe insultato l’onore e la reputazione del comandante durante comizi elettorali in occasione delle elezioni comunali del maggio 2023.
Il comandante si occupa “troppo” di lotta alla camorra, diffamato dal sindaco di Pomigliano d’Arco: avviso di garanzia per Lello Russo
I deputati dell’Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli, hanno sottolineato che un avviso di garanzia non equivale a una condanna, ma evidenziano la gravità degli attacchi del sindaco Russo contro il comandante Maiello, noto per il suo attivismo contro la criminalità organizzata presente nel comune.
I deputati hanno ribadito il loro impegno a contrastare i clan mafiosi e hanno chiesto al ministero dell’Interno di inviare una commissione d’accesso a Pomigliano d’Arco dopo i gravi fatti avvenuti durante la campagna elettorale del maggio scorso.
“Offendeva l’onore e la reputazione di Luigi Maiello”
Secondo la Procura di Nola, riferiscono, “durante comizi elettorali tenuti a Pomigliano d’Arco in occasione delle elezioni comunali del maggio 2023 nelle quali era candidato sindaco”, l’indagato, “offendeva l’onore e la reputazione di Luigi Maiello, comandante della Polizia Locale”.
I deputati: “Il sindaco ha più volte negato anche in pubblico l’esistenza della camorra a Pomigliano”
“Un avviso di garanzia non è certamente una condanna – sottolineano Bonelli e Borrelli – però è giusto sottolineare che arriva dopo i ripetuti attacchi e offese personali che l’attuale sindaco di Pomigliano Russo ha rivolto prima, durante e dopo la campagna elettorale nei confronti del comandante della Polizia locale noto per il suo attivismo contro la criminalità organizzata. Il sindaco ha più volte negato anche in pubblico l’esistenza della camorra a Pomigliano dimenticando i clan sanguinari che insistono e agiscono ancora oggi proprio nel suo comune. Il discredito verso un uomo come Maiello e ciò che rappresenta sarà discusso e valutato nelle opportune sedi giudiziarie”.
“A noi invece interessa che i cittadini di questo territorio sappiano con certezza che la nostra parte politica continuerà a battersi contro i clan e a sostenere chi si impegna e rischia in prima persona nel combatterli proprio come Maiello”, evidenziano i deputati che ribadiscono, fanno sapere, “la richiesta al Ministero dell’Interno dopo i gravi fatti avvenuti anche durante la campagna elettorale di maggio scorso, di inviare la commissione d’accesso a Pomigliano”.