avvocato torre annunziata

A.A.A. cercasi Avvocati praticamente gratis: l’ultimo avviso pubblico, firmato dal dirigente del Settore Contenzioso del Comune di Pompei, scatena la reazione del Coa di Torre Annunziata. È già polemica tra amministrazione e Consiglio dell’Ordine. “Quanto contenuto nella nota è probabilmente contra legem, ma sopratutto altamente ingiusto e lesivo della dignità professionale, richiedendo all’Avvocato una gratuità delle prestazioni al di fuori delle ipotesi previste dalla legge” è il primo commento rilasciato dal Presidente del Coa di Torre Annunziata, l’avvocato Pasquale Damiano.

A Pompei il Comune cerca avvocati quasi “gratis”, la protesta: “Ingiusto e lesivo della dignità professionale”

Ma procediamo con ordine. La secca reazione del Consiglio dell’Ordine di Torre Annunziata è giunta solo dopo la pubblicazione di un avviso pubblico del Comune di Pompei – Area III Settore Servizi Sociali, Contenzioso, Affari Finanziari – volto alla “acquisizione di disponibilità al conferimento di incarichi per recupero somme da sentenze di condanna delle controparti”. Lo stesso avviso della “discordia”, testualmente, recita: “L’incarico conferito prevederà il rimborso da parte dell’Ente delle spese di procedura sostenute, solo in caso di esito negativo della procedura di recupero.

La dura reazione del Consiglio dell’Ordine

Si provvederà a sottoscrivere con i legali apposita convenzione da stipulare all’atto del conferimento dell’incarico di recupero, di rinuncia al compenso, potendo gli stessi richiedere l’attribuzione delle spese di esecuzione”. Da qui, di chiara evidenza, la dura reazione del Consiglio dell’Ordine. “La giurisprudenza vieta la gratuità delle prestazioni, ovvero il riconoscimento di compensi simbolici” ha già chiarito in una nota ufficiale di risposta il presidente del Coa di Torre Annunziata.

Secondo la legge sull’Equo Compenso, infatti, all’avvocato spetta “la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto”. “A mio personalissimo avviso – ha proseguito il presidente del Coa, Damiano – la nota in questione risulta mortificante per l’intera Avvocatura nella stessa misura in cui si possa immaginare di richiedere ad un Funzionario del Comune di Pompei di rendere prestazioni lavorative gratuite”. Pertanto, il Coa ha ora ufficialmente richiesto al sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, la “revoca in autotutela della nota ovvero la rettifica della stessa”.

Salvatore Piro

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