Torna a far parlare di sé “Resto al Sud”, il bando promosso a sostegno degli imprenditori delle regioni del cratere sismico e del sud del Paese. L’iniziativa ha già raccolto un gran numero di adesioni e finanziato oltre 15 mila progetti, dimostrando tutta la sua efficacia nel fornire strumenti adeguati a fare impresa in contesti difficili.

Lo scopo, come si evince anche dal nome scelto per il bando, è quello di contrastare il fenomeno dell’esodo di massa verso mete più ambite in termini di benessere e occupazione. Qui di seguito forniremo una panoramica del bando con tutte le informazioni utili da conoscere per presentare la domanda e scoprire chi rientra tra i beneficiari incentivi imprese 2023.

Resto al Sud: l’iniziativa in sintesi

Resto al Sud è l’iniziativa, promossa da Invitalia per favorire la crescita economica di regioni del sud, le aree del cratere sismico del Centro Italia e le isole minori. È un programma di finanziamenti agevolati, a fondo perduto e a tasso agevolato per le attività imprenditoriali nel loro percorso di crescita.

Rispetto all’intero panorama di incentivi per le imprese 2023, ad oggi, è una delle iniziative che hanno raccolto maggior partecipazione e successo, come dimostrano i dati resi noti sul sito web ufficiale dell’iniziativa.

Resto al sud, dal 2017 a oggi, ha già finanziato 15.640 progetti, con agevolazioni concesse per un totale di 790 milioni di euro e la creazione di 55.566 posti di lavoro. Questi numeri testimoniano l’impatto positivo di Resto al Sud nel promuovere lo sviluppo economico e l’occupazione nelle regioni a cui si rivolge.

A chi è rivolta?

Le agevolazioni di quest’anno di Resto al Sud consistono in finanziamenti a giovani imprenditori nel 2023 con attività nel Mezzogiorno, nelle isole minori e in 24 comuni delle aree del cratere sismico del centro Italia. È importante notare che per questi ultimi non ci sono limiti di età laddove più del 50% degli edifici sia stato dichiarato inagibile.

È possibile ottenere il beneficio se si è residenti nelle regioni del Sud Italia o nelle aree del cratere sismico del Centro Italia, oppure se ci si trasferisce in queste zone entro 60 giorni (o 120 giorni se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria. Per maggiori informazioni e per valutare l’idoneità di casi specifici conviene affidarsi ad agenzie specializzate in consulenze per questo genere di bandi.

Come si presenta la domanda?

Per procedere nella richiesta degli incentivi alle imprese 2023 occorre registrarsi sul portale di Invitalia e avviare la procedura di candidatura. Per proseguire occorrerà rispondere a una serie di domande sull’attività e allegare la documentazione richiesta, come il business plan, il curriculum vitae, l’attestazione ISEE e la documentazione finanziaria.

A questo punto la domanda viene inviata, valutata e sottoposta a istruttoria da parte di Invitalia. Per valutarne l’idoneità verranno esaminati la sostenibilità economica e finanziaria del progetto, l’innovatività dell’idea imprenditoriale, il potenziale di creazione di occupazione e altri criteri stabiliti. A fare la differenza, in questo genere di bandi, non è solamente la qualità dell’idea imprenditoriale perché verranno esaminati documenti e report che devono essere redatti in modo professionale. Ecco perché la maggior parte dei partecipanti fanno ricorso a consulenti specializzati in bandi come Resto al Sud e per tutti gli altri incentivi per le imprese del 2023.

Nel caso in cui la domanda venga accettata, verranno fornite istruzioni su come procedere per ottenere il finanziamento e dare il via al progetto.

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