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Case sgomberate a Torre del Greco, rientrata la protesta: quattro donne ​minacciavano di buttarsi giù da Palazzo Baronale

E’ terminata l’azione dimostrativa delle quattro donne di Torre del Greco, sfollate dalle loro case in corso Umberto, a Torre del Greco, dichiarati tecnicamente inagibili dopo il crollo del palazzo avvenuto il 16 luglio 2023, che minacciavano di buttarsi da una finestra situata al primo piano del Palazzo Baronale, la sede del municipio.

Sul posto alcune ore fa erano stati allertati i Carabinieri della compagnia di Torre del Greco e inoltre i Vigili del Fuoco e i servizi sociali.

Il 16 luglio avvenne il crollo di un’ala di una palazzina di corso Umberto I, rimasero ferite tre persone. Da allora si sono susseguite segnalazioni di dissesti statici che hanno portato all’evacuazione di diversi immobili, tanto che in meno di un mese sono oltre 400 le persone rimaste senza casa.

Ad intervenire presso la sede del Comune corallino il vicesindaco, Michele Polese che ha intrattenuto un colloquio con le donne esasperate dalla situazione creatasi con l’evacuazione dei palazzi a rischio crollo. Al termine, le donne hanno cessato la loro protesta rassicurate dalle promesse.

Dal giorno del crollo, le quattro donne sono state ospiti in un hotel di Torre del Greco. Oggi è stato comunicato loro dai servizi sociali che il 20 agosto dovranno lasciarlo e che avrebbero usufruito del contributo di 2.500 euro. Una soluzione che ha suscitato la loro protesta, dato che preferivano una sistemazione in hotel piuttosto che cercare autonomamente un altro appartamento. Il vicesindaco ha condotto una trattativa conclusa con la promessa che, dopo il 20 agosto, verranno collocate in un altro hotel a Trecase almeno fino alla prima settimana di settembre per poi trovare altre soluzioni.

Avviso alla cittadinanza di Torre del Greco dopo i diversi episodi legati ai dissesti statici

E proprio oggi il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha pubblicato un avviso per invitare i proprietari “a vigilare sulle condizioni dei propri fabbricati, provvedendo tempestivamente ad effettuare gli interventi necessari a garantirne la sicurezza”. Il sindaco ha ricordato come nelle ultime settimane, nel centro storico, si siano verificati numerosi dissesti che hanno reso necessario l’evacuazione dei residenti, causando così “situazioni di estremo disagio alle persone costrette ad abbandonare, seppure per ragioni di sicurezza, le proprie abitazioni”.

Un’emergenza, assicura il sindaco, che l’amministrazione comunale si sforza di fronteggiare, “nei limiti delle proprie competenze”, coordinando “gli interventi di assistenza agli sfollati, nonostante l’esiguo numero di risorse umane a disposizione dell’ente”. “È però doveroso sottolineare – ha aggiunto Mennella – che le numerose segnalazioni riguardano generalmente situazioni di dissesto da tempo presenti in edifici di proprietà privata, determinatisi o aggravatisi per la mancanza dei dovuti interventi di messa in sicurezza, di cui sono responsabili i proprietari degli stabili”.

Proprietari che hanno “l’obbligo di manutenzione“, anche perchè l’amministrazione comunale “non può impegnare, se non in emergenze come quella del crollo del 16 luglio scorso, risorse pubbliche per risolvere criticità legate all’incuria di alcuni proprietari privati e all’assenza dei necessari interventi manutentivi”.

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