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Omicidio Morione: ai domiciliari la moglie di uno dei rapinatori. Arrestata per detenzione di fucile a canne mozze

Ieri, 11 agosto, su richiesta della Procura della Repubblica, il G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata ha convalidato l’arresto in flagranza di reato di Valentina Gallo, avvenuto martedì 8 agosto, a Boscoreale, dai Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata per il reato contestatole è quello di detenzione illegale e ricettazione di arma da sparo.

Un fucile a canne mozze in casa dell’assassino di Morione

Nel corso della perquisizione domiciliare avvenuta a seguito dell’arresto, sempre qualche giorno fa, la donna era stata trovata in possesso di un fucile a canne mozze, usato nel corso di una rapina denunciata nel 2017 a Palermo. L’arma era occultata nelle immediate vicinanze della cantina di pertinenza dell’abitazione.

Le stesse accuse e la conseguente misura cautelare anche per il marito di Valentina Gallo,  Angelo Palumbo, già sottoposto, dal 15 luglio scorso, alla custodia cautelare in carcere per la rapina aggravata e l’omicidio del commerciante ittico Antonio Morione, avvenuti a Boscoreale l’antivigilia di natale del 2021.

Si aggrava la posizione di Angelo Palumbo: benché detenuto, aveva indicato alla moglie di spostare l’arma in un nuovo nascondiglio

Dalle indagini dei Carabinieri, il possesso dell’arma, illegalmente detenuta, sarebbe attribuibile ad entrambi i coniugi, essendo emerso che il Palumbo, benché detenuto, avrebbe dato alla moglie indicazioni di spostare il fucile dal luogo dove era custodito.

Nei confronti della donna sono stati disposti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, mentre nei confronti del marito Angelo Palunbo è stata ulteriormente disposta la custodia cautelare in carcere anche per questo reato.

Per l’omicidio del commerciante ittico torrese ancora a piede libero tre dei responsabili, tra cui l’esecutore materiale

Palumbo fu stato arrestato circa un mese fa a Gallipoli dove era tranquillamente in vacanza con la famiglia. Contemporaneamente venne notificato in carcere l’ordine di arresto, sempre per la rapina e l’omicidio Morione, a Luigi Di Napoli, esponente di spicco del clan Limelli-Vangone. L’uomo era già detenuto per avere organizzato una spedizione punitiva ai danni di un legale di Torre Annunziata.

Del commando che quella tragica sera del 23 dicembre 2021 provò a rapinate il negozio a Boscoreale di Antonio Morione, rapina conclusasi con l’uccisione del commerciante, solo Palumbo e Di Napoli sono in carcere. L’esecutore materiale dell’omicidio è ancora a piede libero.

Oltre ai due già finiti dietro le sbarre, anche Francesco Acunzo, Giuseppe Vangone e un quinto soggetto non ancora identificato facevano parte della banda responsabile dei tragici fatti di quella sera. Come confermato dalle indagini degli inquirenti, sono appunto cinque i responsabili del raid finito nel sangue innocente del pescivendolo torrese.

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