Pulmini Volkswagen blindati ritrovati nel bene confiscato di via Donizetti: diventeranno il simbolo della lotta alle mafie. Da scheletri di cemento armato abbandonati a centro destinato ai ragazzi con autismo che hanno superato i 18 anni d’età: é questa la destinazione finale dei beni confiscati alle mafie a Casalnuovo, ubicati in via Donizetti, dove sono attualmente in corso lavori di ristrutturazione.
“Questo é uno dei progetti più ambiziosi che abbiamo in cantiere – ha dichiarato Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo – grazie ai fondi Pics siamo riusciti già a demolire una parte di questi scheletri di cemento confiscati alla camorra, che ci sono stati consegnati allo stato grezzo. Durante i vari sopralluoghi all’interno della struttura sono stati ritrovati dei pulmini, orami d’epoca, un tempo utilizzati dai clan. I portelloni erano interamente blindati per permettere ai latitanti di potersi nascondere e scappare. Vogliamo fortemente che questi furgoncini, restaurati, diventino un simbolo della nostra lotta alle mafie. Oggi i ragazzi sono abituati ad apprendere per immagine e credo che questi furgoni rappresentino in pieno la violenza e la crudeltà di quegli anni”.
“Si tratta di veri e propri reperti che spesso vediamo anche nei film che raccontano vicende di mafie – ha aggiunto il primo cittadino Pelliccia – stiamo lavorando per ripulirli e restaurarli, vogliamo che i ragazzi possano vedere come questi furgoncini siano diventati spesso uno strumento di morte. All’interno della struttura realizzeremo uno spazio dedicato interamente alla legalità, come monito per le nuove generazioni”.
Gli immobili, una volta terminato l’intervento di ristrutturazione finanziato con fondi comunitari Pics, conterranno spazi ampi per l’attività fisica dei ragazzi con disabilità, ed aree per l’attivazione di percorsi occupazioni e di socializzazione, dove fornire risposte diurne diversificate organiche e sistematiche aderenti ai loro bisogni ed a quelli delle famiglie.