“Three, the magic number”, si ascolta spesso sui social: beh, a quanto pare in casa Napoli lo è davvero: tre come gli Scudetti, tre come i punti conquistati oggi con tre gol rifilati al Frosinone. È la partenza giusta per un Napoli che inizia oggi la caccia al bis.
Battuti i giallazzurri in rimonta al Benito Stirpe con la rete di Politano e la doppietta di Osimhen, che dà conferma del suo stato di grazia: l’attaccante nigeriano si presenta come meglio non poteva ad un campionato che nella stagione scorsa è stato ai suoi piedi e anche quest’anno si prepara ad inchinarsi al più grande.
Una prova convincente per i ragazzi di Rudi Garcia in un match che, malgrado i favori del pronostico, non poteva di certo essere una passeggiata. Ma, se l’inizio è in salita, dal decimo minuto in poi c’è troppo Napoli per un Frosinone partito alla grande e finito in ginocchio.
Ad aprire le danze con la prima rete del campionato sono infatti i ciociari, che dopo 7 minuti aggiornano subito il cartellino con Harroui dal dischetto: mezza sbavatura di Cajuste, che in area di rigore si lascia andare ad un intervento troppo deciso su Baez. L’ex Sassuolo non perdona dagli 11 metri e spiazza Meret.
Attimi di paura per il Napoli, che di certo non si aspettava una partenza così. Tanto rimorso invece per Cajuste, che dopo soli 5 minuti di Napoli commette un errore che va a condizionare il suo match.
Il tempo di scrollarsi la tensione di dosso, il Napoli comincia a sfoggiare un gioco verticale, ricco di inserimenti nello spazio o sul filo del fuorigioco, spesso a premiare le mezze ali o Osimhen, ingabbiato dalla coppia Monterisi-Romagnoli.
Gli azzurri carburano lentamente e con pazienza per poi affondare il primo colpo, valevole il pareggio: al 24’ è Politano a siglare l’1-1, con un sinistro ben piazzato offerto da un rimpallo fortunoso. Turati non eccezionale, ingannato dal rimbalzo della palla. Per Politano è il primo gol sia ufficiale che non in stagione.
Passa poco meno di un quarto d’ora e il Napoli completa la rimonta con Raspadori al termine di un’azione da biliardino in area di rigore: alla fine è il numero 81 ad avere la meglio, piazzando la palla sotto la traversa. A rovinare la festa è però il VAR, che becca Cajuste in fuorigioco durante lo sviluppo dell’azione.
Poco importa, perchè gli azzurri hanno bisogno solo di una manciata di minuti per riprendersi il vantaggio, stavolta per davvero: a pensarci è il solito Osimhen, che si sblocca con un missile di destro in torsione che bacia la traversa e si infila alle spalle di Turati.
Gesto tecnico pazzesco del nigeriano, servito da Di Lorenzo, che si costruisce da solo il gol con una percussione imponente sulla fascia per poi scaricare al re ciò che di lì a poco sarebbe diventato un proiettile.
Dopo ben 4 minuti di recupero si conclude un primo tempo nervoso e ricco di ammonizioni, parecchie delle quali dovute ad una pessima gestione dei cartellini dell’arbitro Marcenaro. Buoni i primi 45 degli azzurri.
Nella ripresa il Napoli si muove con più disinvoltura, attendendo senza fretta l’apertura di qualche varco interessante. Si sbloccano sempre di più i centrocampisti, specialmente dopo l’ingresso di Anguissa, in cui gli azzurri alzano i giri offrendo al pubblico dello Stirpe una grande qualità di palleggio.
I giallazzurri non stanno con le mani in mano, e appena ne hanno l’occasione provano a cogliere di sorpresa il Napoli: il vero grande brivido per i partenopei arriva al 57’ con una super punizione di Baez, che si stampa all’incrocio dei pali. Unica chance veramente degna di nota per i ciociari.
Da lì in poi non sarà certo una gran fatica per i ragazzi di Garcia contenere gli attacchi del Frosinone, ma serve un gol per mettere in ghiaccio i tre punti: tanto calcio, pochi tiri in porta. E, dicevamo, l’ingresso di Anguissa, combinato anche a Mario Rui ed Elmas, fornisce ossigeno al Napoli e si rivela una mossa azzeccatissima.
E, al minuto 79, prima di lasciare qualche minuto a Simeone, chi se non Osimhen può archiviare la pratica? In pochi possono, ma lui è lo specialista. Ancora Di Lorenzo lo sente, lo cerca e lo trova. Osi scatta sul filo del fuorigioco e, a tu per tu con Turati, insacca con freddezza. Doppietta e avvio top per il numero 9.
Inizia così un palleggio che sa di tre punti, con entrambe le squadre ormai consapevoli del fatto che cambiare una partita del genere in 10 minuti è praticamente un’impresa olimpica. Finisce quindi 1-3 la prima prova degli azzurri, superata a pieni voti (o quasi).
Quel quasi metto tra parentesi non è certo un puntino sulla i, ma sicuramente non è il miglior Napoli, almeno dal punto di vista fisico. Ma d’altronde è calcio d’agosto, trovarsi in forma ad inizio campionato è impossibile, ma gli azzurri hanno risposto presente forte e chiaro. Buona, anzi buonissima la prima.
Giuseppe Garofalo