19 agosto 2023: una data in ogni caso simbolica, una partita storica per il Napoli, una partita che segna l’inizio di una nuova era, o meglio dire 3ra, una partita in cui si rivede il tricolore sulle maglie azzurre dopo una lunghissima attesa.
Gli scudettati (ora possono essere chiamati così) ripartono dal Benito Stirpe di Frosinone, contro i giallazzurri che tornano in Serie A dopo 4 anni di assenza. Una sola parola d’ordine, che non vale solo per domani, ma per tutta la stagione: vincere. Ormai il Napoli è una dama del calcio e l’obiettivo è ben chiaro: difendere lo Scudetto.
Come arriva il Napoli
Ottimo e ricco precampionato per gli azzurri, condito da ben 6 amichevoli tra Dimaro e Castel di Sangro. Segnali molto incoraggianti per Rudi Garcia, che ha visto i suoi vincere ben 5 partite su 6, fermandosi al pari solamente contro la Spal.
Per il resto 6-1 da parte della primavera contro l’Anaune, poker ai turchi dell’Hatayspor, vittoria ai rigori contro il Girona, 1-0 e 2-0 rispettivamente ad Augsburg e Apollon Limassol.
Si respira un’atmosfera colma di entusiasmo, con i ragazzi di Garcia spronati dal massiccio pubblico in ritiro e pronti a dare spettacolo in vista di un campionato che si prospetta spumeggiante e combattuto. Uniche note stonate gli infortuni di Kvaratskhelia e Anguissa, che dovranno quindi posticipare il loro esordio in maglia tricolore: per il georgiano solo un piccolo affaticamento recuperabile nel giro di pochissimi giorni, il camerunese è invece ai box da un paio di settimane e cerca di riprendersi in vista del match contro il Sassuolo.
Come arriva il Frosinone
Se in casa Napoli c’è entusiasmo, non si può certo dire il contrario per quanto riguarda i ciociari, reduci da una grandissima Serie B dominata dall’inizio alla fine con Fabio Grosso in panchina, ora sostituito da Eusebio Di Francesco.
Precampionato altalenante ma comunque convincente per i giallazzurri, che hanno già ufficialmente iniziato la stagione con il primo turno di Coppa Italia vinto contro il Pisa con un autogol di Canestrelli. La formazione laziale approda dunque ai sedicesimi di finale dove affronterà il Torino: chi vince becca il Napoli.
Amichevoli interessanti, oltre ad ulteriori tre contro piccole rappresentative, solo con Salernitana e Cosenza, entrambe finite in pareggio. Nell’ambiente giallazzurro filtra comunque ottimismo: la squadra, malgrado non siano stati fatti grossi interventi sul mercato, ha tutte le carte in regola per salvarsi.
Che partita aspettarsi
I campioni d’Italia contro una neopromossa: solo così si può già intuire quello che sarà l’assetto tattico della partita. Ci si aspetta un Frosinone rognoso e aggressivo di fronte ad un Napoli che dovrà avere pazienza e palleggio per scardinare una difesa chiusa ermeticamente.
Le squadre di Di Francesco, peraltro, contro le big sono abituate a giocare un calcio nervoso e spezzettato a difesa del pareggio, che, effettivamente, sarebbe un grandissimo risultato per i ciociari. Insomma, un po’ una partita tipo dell’anno scorso, con il Napoli in cerca di spazi e gli avversari a denti stretti in difesa.
In conferenza stampa
Ieri alle 12:30 la prima conferenza stampa pre-partita di Rudi Garcia, che sembra già avere le idee chiare sul gruppo e sul campionato da affrontare: “Non penso che la squadra sia in una comfort zone da due anni, altrimenti non vinceresti lo Scudetto. Da quando hanno vinto c’è più fiducia, ma può essere pericoloso il fatto di avere meno voglia di dare il meglio. Voglio tornare a quel livello di voglia già dal fischio d’inizio di domani”.
Ovviamente però lavorare in una piazza come Napoli è difficile, specialmente dopo uno Scudetto, e richiede grande calma, vista la pressione del pubblico: “La pressione è esattamente la stessa, sia per me sia se fosse rimasto Spalletti. La sfida è difficile da raggiungere e gestire. Ho vissuto la stessa cosa a Lille nel 2011.”
Sui nuovi arrivati: “Vivono due situazioni diverse perché Cajuste giocava in Francia, in un campionato europeo, però non parla bene la lingua. Natan invece arriva dal Sudamerica, lasciamo a entrambi il tempo di adattarsi e di imparare dai compagni. Possono anche iniziare domani o subentrare dalla panchina. Sono pronti“.
E infine sulla squadra: “Ci sono Raspa ed Elmas (per ovviare all’assenza di Kvara, ndr), sto provando dei giocatori che hanno la qualità di essere polivalenti. Non è un difetto, anche se alcuni giocatori ne soffrono. Per un allenatore è ottimo. La cosa sicura è che Raspadori giocherà dal primo minuto”.
Le probabili formazioni
Il Napoli partirà quindi senza due pezzi da 90, Kvaratskhelia ed Anguissa: Garcia è pronto a correre ai ripari. Al posto del camerunese sembrava scontata la presenza di Cajuste, invece crescono sempre di più le quotazioni di Raspadori, già sperimentato come mezzala in amichevole.
Tandem invece per quanto riguarda la fascia destra. C’è ancora una forte indecisione: adattare Politano sulla fascia opposta o provare la duttilità di Elmas è il vero punto interrogativo di Rudi Garcia. Sorprende anche l’assenza di Natan, che dovrebbe subentrare nella ripresa. Spazio a Juan Jesus, in vantaggio su Ostigard.
Pochi dubbi per Di Francesco, che risponderà a sua volta con un 4-3-3: solo per quanto riguarda l’attacco ci sono due nodi da sciogliere. Il primo riguarda la fascia destra, con Baez in leggerissimo vantaggio su Kvernadze, il secondo invece la prima punta: favorito Borrelli a scapito di Cuni. Unica certezza in attacco è l’oplontino Giuseppe Caso.
Frosinone:
(4-3-3) Turati; Oyono, Monterisi, Romagnoli, Marchizza; Harroui, Mazzitelli, Brescianini; Baez, Borrelli, Caso. All. Di Francesco
Napoli:
(4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Raspadori, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Lozano. All. Garcia