“Linea dura nei confronti di chi violenta donne e bambini. Questi soggetti vanno resi inoffensivi e per farlo non c’è altra strada da percorrere che quella della castrazione chimica, come da sempre chiede la Lega”. Lo dichiara Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, commentando l’episodio dello stupro di due 13enni a Caivano. “Grazie all’impegno del vicepremier Matteo Salvini molto presto sarà discussa la proposta di legge per intervenire con l’unica misura realmente efficace, sia in termini di prevenzione che di repressione, contro stupratori e pedofili”, conclude.
Stupro delle 13enni a Caivano, Severino Nappi (Lega): “Linea dura, intervenire con la castrazione chimica”
“La nuova terribile violenza ai danni di due 14enni, violentate dal branco nel Parco Verde di Caivano, a pochi giorni dall’altro episodio analogo accaduto a Palermo, impone l’adozione di misure esemplari per i vigliacchi che in gruppo violentano ragazze indifese. Secondo quanto riportato dal Mattino, sono almeno sei i componenti della gang, tutti minorenni tranne uno, che nella prima settimana di luglio ha portato con l’inganno le due cugine in un luogo isolato del Parco verde per poi violentarle. Tutto intorno una coltre spessa di omertà, paura, connivenza e terrore, che stava per impedire a questa tragedia di venire a galla.
Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra): “Adesso tocca allo Stato e alla Magistratura dare un segnale forte”
Solo grazie al coraggio di due ragazzi, tra i quali la sorella di una delle vittime di violenza, che sono venuti a conoscenza del fatto, le famiglie sono riuscite a denunciare gli aguzzini. Adesso tocca allo Stato e alla Magistratura dare un segnale forte che queste violenze non sono più tollerabili. Da tempo ci battiamo per liberare il Parco verde dai clan e dalle gang. Lo abbiamo fatto quando la piccola Fortuna Loffredo è stata violentata a sei anni e gettata dal settimo piano dal suo aggressore e per Antonio Natale ucciso dalla gang di cui era entrato a far parte e fatto sparire. Con la madre ci siamo battuti per rompere anche in questo caso il muro di omertà che proteggeva i killer”.
Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e di Agostino Galiero, portavoce provinciale di Europa Verde, e Salvatore Iavarone, membro del consiglio federale nazionale di Europa Verde, che aggiungono: “Abbiamo chiesto e ottenuto con Don Maurizio Patriciello più volte blitz delle forze dell’ordine per smantellare le diverse piazze di spaccio presenti”. “La realtà – si legge in una nota congiunta – è che in quest’area deve ancora essere realizzata una bonifica sociale e di legalità. Seimila persone sotto scacco di criminali sempre più giovani e feroci. Noi proseguiremo nella battaglia di ‘liberazione’ del Parco Verde insieme a tante persone perbene che lo vivono e meritano di condurre una vita normale, senza più dover temere di essere sopraffatti dai violenti e dalla camorra”.
Marco Sarracino (Pd): “Prodotto di una violenza maschile contro le donne che esprime una precisa cultura”
“Dopo lo stupro di Palermo, quello del Parco Verde di Caivano, dove nel 2014 venne violentata e uccisa la piccola Fortuna. Una violenza brutale e inaccettabile, ancor di più perché commessa da giovanissimi: ancora un gruppo di ragazzi accanito verso delle coetanee. Non sono episodi isolati e imprevedibili. Si tratta del prodotto di una violenza maschile contro le donne che esprime una precisa cultura: quella della sopraffazione e del dominio con cui tanti uomini e ragazzi sentono il bisogno di affermare se stessi nei confronti di donne e ragazze, soprattutto se praticano spazi di libertà e autonomia.
In questo caso, come a Palermo, colpisce poi l’intreccio tra disagio sociale e retroterra culturale. Nessun automatismo sia chiaro, ma si impone la necessità di una riflessione su come investire di più e meglio in questi quartieri che, troppo spesso, rischiano di diventare ghetti, dominati da subcultura e modelli sbagliati imposti anche da forze criminali che ambiscono a controllare il territorio. Si tratta di ripensare le scelte urbanistiche e di edilizia popolare fino ad arrivare ad interventi sociali ed educativi, spesso troppo fragili o lasciati alla buona volontà del volontariato.
“Sono i ragazzi a dover essere allontanati ed è lo Stato a dover tornare”
Nel caso di Caivano, va però osservato un particolare aspetto che desta preoccupazione. Serve la mano ferma dello Stato verso i responsabili, ma anche investimenti economici, sociali e culturali per affermare nuovi modelli di crescita e convivenza oltre che di opportunità. Sembra quasi una resa, perciò, la scelta di allontanare le due ragazze vittime da quella che è una comunità che andrebbe invece sostenuta.
Sono i ragazzi a dover essere allontanati ed è lo Stato a dover tornare ad affermare la propria autorità in quel quartiere prima che siano, ancora una volta, i poteri crinali a farlo. Ad una certa politica, che propone la castrazione chimica o pensa a scaricare la colpa sulle autorità locali, ricordiamo il dovere della responsabilità rispetto a fenomeni così drammatici, a cui non si può rispondere con misure populiste sbagliate e inefficaci, quando invece servirebbe l’impegno di tutti per favorire una rivoluzione culturale, educativa e sociale”. Lo affermano in una nota la senatrice del Pd Valeria Valente e il deputato del Pd Marco Sarracino.