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Coppa Italia Eccellenza Campania: Real Acerrana, Liberti e Aracri stendono il Savoia

Esordio stagionale per Savoia ed Acerrana impegnate nella prima giornata di Coppa Italia di Eccellenza campana, Girone D. Le squadre si presentano rivoluzionate ai blocchi di partenza rispetto alla passata stagione e con ambizioni differenti. L’Acerrana ha investito costruendo una squadra in grado di lottare per le prime posizioni, mentre il Savoia ha allestito un organico giovane con l’obiettivo di disputare un campionato dignitoso .

Mister Peppe schiera il suo undici con il classico 5-3-2 dove gli esterni sono Iadelisi e Di Palma, consegna a Masi le chiavi del centrocampo, e posiziona il talentuoso Petricciuolo a sostegno della punta Reda.

Sul fronte opposto Sannazzaro opta per il  4-2-3-1 con una difesa esperta diretta dal sempiterno Lagnana (un ex) classe 1986,  un centrocampo che abbina quantità e qualità con il capitano Lettieri e Aracri a smistare il gioco, tre incursori tra i quali Liberti e Onda (altri due ex) alle spalle della punta Elefante.

Il gran caldo la fa da padrone, la temperatura sul rettangolo di gioco oscilla tra i 35 e i 40 gradi centigradi ed il ritmo della gara ne risente, restando basso per tutta la durata del match.

Il Savoia sceglie di difendere molto basso nella speranza di risparmiare energie e distribuire al meglio lo sforzo nell’arco del novanta minuti, data la fase precaria condizione di forma, e di sfruttare eventuali passi falsi degli avversari per innescare le ripartenze di Petricciuolo.

Il piano di partenza però cola a picco al primo siluro scagliato dagli acerrani che passano all’alba del match. Corre il 10’ minuto, i tori manovrano con tranquillità alla ricerca del varco giusto senza particolare  pressione da parte del centrocampo del Savoia; Aracri alza la testa e vede l’inserimento di Liberti imbeccandolo magistralmente con un pallone con i giri contati,l’incursore taglia alle spalle di Di Palma, in versione statua di sale,ed in tuffo trafigge Bellarosa. 0-1 e tutto da rifare per il Savoia.

I bianchi accusano il colpo e non trovano il bandolo della matassa, per la verità quasi nemmeno lo cercano. Unico brivido per Rendina una serpentina maradoniana di Petricciuolo che parte da centrocampo, semina quattro avversari, e guarda il bianco delle pupille del portiere ma lo grazia con un piatto di poco a lato del secondo palo.

Secondo tempo con coppia pesante di attaccanti per Alfonso Pepe che inserisce Baietti al posto di Di Palma.La squadra sembra più aggressiva e raggiunge il pari proprio con Baietti che sfrutta un rimpallo a centrocampo per involarsi e freddare l’estremo acerrano con un preciso sinistro raso terra. Come da copione, tripudio generale e bianchi ordinatamente al di qua della metà campo pronti a riprendere il gioco. Non così la squadra avversaria e due terzi della terna arbitrale (arbitro e secondo assitente) che organizzano una estemporanea sessione di VAR nei pressi dell’assitente bloccato manu militari dagli ospiti nella sua corsa verso il centrocampo. Dopo un concitato colloquio con i calciatori acerrani particolarmente infervorati, l’arbitro torna sui suoi passi ed annulla la rete del temporaneo pareggio.

In questa occasione si segnala la particolare reazione di Fabio Palladino, esterno sinistro acerrano, che per commentare la decisione arbitrale favorevole rivolge un gesto di plateale ed inopportuna esultanza ai tifosi posizionati nei  suoi pressi al di qua della rete di recinzione. E’ evidente che la trance agonistica abbia influito, ma è altrettanto evidente che queste reazioni devono essere assolutamente evitate da chi aspira a diventare calciatore professionista in quanto potrebbero essere lette come provocatorie dal pubblico con conseguenze poco commendevoli.

L’ardore dei savoiardi si spegne su questo episodio e la partita corre via senza note di rilevo, fatta eccezione per il raddoppio ospite che giunge al 70’ su calcio di rigore trasformato da Aracri (migliore in campo) con un piattone alla sinistra di Bellarosa che, pur toccando la sfera, non riesce ad evitare che questa termini la sua corsa in fondo al sacco.

Vittoria meritata quella dei tori di Acerra che si dimostrano più squadra di questo giovine Savoia, sia dal punto di vista tecnico, che da quello tattico, che (soprattutto) da quello fisico.

Sconfitta quasi indolore per la pattuglia biancoscudata che ha fatto esperienza e anche per il mister che ha avuto utili indicazioni da una gara ufficiale e saprà dove lavorare per migliorare, in primis partendo dalla condizione atletica per finire al baricentro troppo basso che rende troppo difficoltoso portare insidie alla porta avversaria.

Salvatore Curcio

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