Gli interventi di valorizzazione della città delle acque appaiono sempre più utopici, perennemente ostacolati su più fronti. L’ultima “novità” riguarda i fondi stanziati dal Pnrr assegnati alla città Castellammare: trattasi di ben 25 milioni di euro che, stando all’allarme lanciato nella giornata di ieri dai gruppi Italia Viva, Sinistra Italiana e Democratici e Progressisti, sarebbero a rischio revoca.
Castellammare, a rischio 25 milioni di euro di fondi Pnrr
I partiti, che hanno richiesto urgentemente l’intervento dei ministri del governo Meloni, hanno infatti diffuso una nota lamentando i disagi che già affliggono la città e che, qualora la revoca dei fondi si concretizzasse, non potrebbero che aumentare. Sarebbe l’ennesima batosta per Castellammare e i suoi cittadini, soprattutto considerati i disagi venutisi a creare in seguito allo scioglimento anticipato – nel febbraio del 2022 – del consiglio comunale a causa dell’utilizzo illegale dei beni confiscati alla camorra, degli appalti truccati e dei contatti tra la criminalità organizzata e l’ufficio tecnico.
Gli esponenti di Italia Viva, Sinistra Italiana e Democratici e Progressisti sottolineano la drammaticità della situazione: “Oggi, in un momento già drammatico per la città a causa dello scioglimento, la revoca di risorse assegnate sta alimentando un clima sociale difficile, e aumentando le difficoltà dei Comuni ad assicurare servizi e investimenti.
“Serve un incontro urgente con i Ministri competenti”
La sanità, con i disagi già esistenti, rischia di ricevere nuovi colpi; la confusione esistente sul Pnrr, poi, rischia di far crollare la speranza che questa opportunità possa aiutare a intervenire su nodi che riguardano sfide importanti, come la transizione ambientale. Castellammare rischia di vedersi revocati circa 25 milioni assegnati. Si tratta di fondi assegnati prima del Pnrr, che solo per comodità del governo sono stati riportati nell’ambito di quella programmazione”.
I 25 milioni a rischio revoca sarebbero destinati a progetti riguardanti lavori per via Varano, l’efficientamento energetico, la difesa delle coste e il riuso di quattro beni confiscati alla camorra, oltre che il Piano Urbano Integrato per riqualificazione del centro storico. L’inizio dei lavori per Varano e per l’efficientamento energetico, stando a quanto dichiarato dall’Ente, sarebbe imminente; per la difesa delle coste, trattandosi di appalto integrato, i lavori potrebbero cominciare nel mese di marzo 2024.
“La città riceverebbe un colpo serio e l’Ente rischierebbe dissesto finanziario”
Circa tre milioni, inoltre, sarebbero stati assegnati ad un progetto che prevede la trasformazione, anch’essa con appalto integrato, dei beni confiscati alla camorra in spazi destinati a fini socialmente utili. I partiti che hanno dato l’allarme affermano: “La città riceverebbe un colpo serio e l’Ente rischierebbe dissesto finanziario, avendo già assunto impegni economico-finanziari che andrebbero mantenuti o con anticipazioni di cassa o con mutui, infatti se dovessero venire meno queste risorse per continuare a sostenere questi progetti e non bloccare i cantieri aperti, il Comune dovrebbe far ricorso misure straordinarie”.
“Tale eventualità avrebbe come conseguenza il quasi blocco”
Il rischio è che tale revoca possa avere delle disastrose conseguenze anche su eventuali investimenti futuri, che sarebbero di certo ostacolati da una decisione del genere arrivando a un blocco totale: “Tale eventualità, – continua la nota – avrebbe come conseguenza il quasi blocco, per i prossimi anni, della possibilità di programmare nuovi interventi e investimenti a carico del bilancio comunale. Sono temi, ne siamo consapevoli, sui quali in Parlamento e nel Paese si sta sviluppando un confronto, anche aspro, tra i diversi schieramenti sulle scelte del Governo; a noi preme rilevare, nel caso che ci riguarda, che la beffa sarebbe doppia: non solo meno risorse dal Pnrr, ma la revoca di quelle assegnate in precedenza”.
La nota diramata ieri continua con l’augurio che i Parlamentari e i Ministri competenti possano intervenire, scongiurando quella che ha tutta l’aria di essere l’ennesima spina nel fianco dello sfortunato e mal amministrato territorio stabiese: “L’impegno di tutti, l’azione e l’iniziativa dei Parlamentari, già attenta sui problemi di Castellammare e del nostro territorio, sono decisivi per scongiurare questo rischio per una città che sta vivendo già le conseguenze dello scioglimento del consiglio comunale. Serve un incontro urgente con i Ministri competenti”.
Anna Rega