In una dichiarazione senza mezzi termini, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sollevato l’urgente necessità di una risposta drastica alla situazione critica di Caivano. Durante una conferenza stampa tenutasi a palazzo Santa Lucia, De Luca ha espresso la sua opinione riguardo alla crescente presenza della criminalità e del traffico di droga in questa area.
Stupro di Caivano, così il governatore Vincenzo De Luca
Il presidente ha affermato: “Noi dobbiamo rispondere per oggi, io credo che dobbiamo andare a Caivano a istituire quasi una zona di assedio militare. È un’espressione forte, non riesco a trovarne un’altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, non c’è, senza tanti fronzoli, nonostante l’impegno ovviamente di forze dell’ordine estremamente limitate.”
De Luca ha fatto notare la mancanza evidente di presenza statale nella lotta contro il crimine, esortando a un intervento deciso e a lungo termine. Ha affermato: “Serve uno stato d’assedio un po’ come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere: per un anno bisogna togliere l’aria che respirano ai delinquenti che trafficano in droga”.
“Serve un assedio militare. Lo Stato nel Parco Verde non c’è”
La denuncia del presidente della Regione Campania è forte e incisiva, sottolineando la necessità di un approccio radicale per contrastare la presenza criminale e restituire sicurezza ai cittadini di Caivano. Ha sollevato l’inaccettabile situazione in cui la droga viene spacciata alla luce del sole, senza alcuna reazione da parte delle autorità.
De Luca ha concluso: “Stato d’assedio per un anno se vogliamo essere seri.” Le sue parole riflettono una chiara richiesta di un intervento deciso e strategico per porre fine a questa situazione allarmante. La sfida ora è trovare il giusto equilibrio tra sicurezza pubblica e rispetto dei diritti dei cittadini, al fine di portare Caivano su una strada migliore e più sicura per tutti.