L’incontro tenutosi ieri a Palazzo farnese tra la Commissione Straordinaria e i giornalisti per fare chiarezza sulla potabilità delle acque è divenuto anche occasione di un breve dibattito riguardante i fondi stanziati dal Pnrr che, in base alla nota diramata dai partiti Italia Viva, Sinistra Italiana e Democratici e Progressisti, sarebbero a rischio revoca. Si leggeva, nella nota sopracitata: “Castellammare rischia di vedersi revocati circa 25 milioni assegnati.

Castellammare, fondi Pnrr a rischio revoca?

Si tratta di fondi assegnati prima del Pnrr, che solo per comodità del Governo sono stati riportati nell’ambito di quella programmazione. La città riceverebbe un colpo serio e l’Ente rischierebbe dissesto finanziario, avendo già assunto impegni economico-finanziari che andrebbero mantenuti o con anticipazioni di cassa o con mutui, infatti se dovessero venire meno queste risorse per continuare a sostenere questi progetti e non bloccare i cantieri aperti, il Comune dovrebbe far ricorso misure straordinarie”.

Il commissario Cannizzaro: “Tutti falsi allarmismi”

“Meno male che sono tutti falsi allarmi” ha tuonato a proposito il commissario Cannizzaro, assicurando che il Governo, nelle figure della presidente Meloni e del Ministro dell’Interno Piantedosi, ha dato ampie rassicurazioni in merito. I lavori per i progetti presentati dalla città di Castellammare sarebbero, a quanto dichiarato dalla Commissione, “alacremente in corso”, dunque non ci sarebbe nessuna ufficialità sull’allarme lanciato dai gruppi sopracitati: in merito all’ipotesi di revoca dei fondi, è stato infatti affermato che “non c’è nessuna notizia ufficiale da dare, perché il Governo non ne ha date”.

Il Commissario, terminando il proprio intervento sulla questione, ha fatto riferimento al doveroso rispetto delle normative: “Ci sono atti giuridicamente vincolanti e, siccome noi siamo dei funzionari pubblici, non ammettiamo che possa esistere qualcosa di diverso dal rispetto delle norme del diritto. L’Ufficio Tecnico ha avuto la direttiva verbale, perché non c’era bisogno di quella scritta, di andare avanti spediti verso la meta. Per quanto ci riguarda – ha così concluso Cannizzaro – è un problema che non esiste”.

Anna Rega

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