IT-Alert, il 12 settembre primo test anche in Campania

Il test del giorno 12 servirà esclusivamente a far conoscere IT-Alert come nuovo ed aggiuntivo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze

Il 12 settembre, intorno alle 12, anche i cittadini sul territorio della Campania riceveranno sui propri telefoni cellulari un messaggio con un suono differente da quelli abituali. Si tratta della sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale, denominato IT-Alert e promosso dal Dipartimento nazionale Protezione civile.

Il messaggio è solo un test

I cittadini dovranno esclusivamente prendere visione del messaggio e compilare un questionario che sarà in forma assolutamente anonima.

Il sistema di allarme pubblico che è già stato sperimentato in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, viene ora testato nella nostra regione e, contemporaneamente, nel Friuli Venezia Giulia e nelle Marche. Progressivamente toccherà alle altre Regioni. Una volta entrato a regime, terminata la fase sperimentale sull’intero territorio nazionale, IT-Alert permetterà ai cittadini di essere informati, nei casi di gravi emergenze.

IT-Alert in quali tipologie di rischio sarà usato?

Queste le tipologie di rischio che potranno rientrare negli avvisi una volta terminati i test: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano, Stromboli); incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali (dlgs 105/2015) e precipitazioni intense. Non rientrano nei messaggi i terremoti e il bradisismo.

IT-Alert nuovo ed aggiuntivo sistema di allarme pubblico

Il test del giorno 12 servirà esclusivamente a far conoscere IT-Alert come nuovo ed aggiuntivo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze dei tipi sopra indicati, potrebbe raggiungere i cittadini nei territori interessati.

In questa fase di test non si entra nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere né vengono inviati messaggi reali, si tratta unicamente di una sperimentazione. L’invio del messaggio di test è necessario a consentire ai cittadini di identificare il suono del messaggio e la sua formulazione visiva.

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