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PD Volla: “Facciamo chiarezza, la Città merita di conoscere la verità”

Si accede il fuoco incrociato nella politica vollese e così dopo le dichiarazioni di Free Volla anche il Partito Democratico, maggior partito della maggioranza cittadina, ci ha inviato un lungo comunicato, che riportiamo integralmente di seguito. In esso i vertici cittadini del PD toccano diversi punti relativi alla crisi politica che sta caratterizzando l’amministrazione vollese. “La Città merita di conoscere la verità” si legge nel comunicato con il quale appunto i democrat si rivolgono ai cittadini e provano a dare la loro visione del momento storico-amministrativo cittadino.

Di seguito il comunicato inviatoci dal PD di Volla

Circolano da diverse settimane fantasiose e menzognere ricostruzioni sulle cause che hanno determinato la crisi amministrativa del Comune di Volla ed alla conseguente decisione del sindaco Giuliano Di Costanzo di rassegnare dapprima le dimissioni e poi di ritirarle.

E’ doveroso che il Partito Democratico faccia chiarezza sui reali motivi che hanno ingenerato la crisi amministrativa, sfatando quanto si legge su falsi profili social e su quanto artatamente vanno affermando talune forze politiche, affinché la “POLITICA” sia veramente percepita come strumento al servizio del cittadino e non finalizzata a perseguire interessi personali in quanto lasciata alla mercé di subdoli affabulatori.

Un primo chiarimento è doveroso sui motivi che hanno determinato nel mese di luglio le dimissioni del sindaco.

La situazione, già critica da tempo, è precipitata a seguito della scellerata ed irresponsabile decisione unilaterale del Presidente del Consiglio Comunale Francesco Molisso, consigliere comunale della lista civica Free Volla, allorquando ha convocato il Consiglio il giorno 18 luglio inserendo all’ordine del giorno proposte di deliberazione non condivise con tutte le forze politiche che componevano la maggioranza, in special modo col gruppo consiliare e la dirigenza del Partito Democratico.

In ogni comune d’Italia, le forze politiche di maggioranza si confrontano e condividono preventivamente alla iscrizione all’ordine del giorno del consiglio comunale le proposte di deliberazione da adottare, per cui senza condivisione e specie se con divergenze d’opinione, le proposte di deliberazione non possono e non devono essere iscritte all’ordine del giorno.

Una precedente situazione conflittuale con il Presidente del Consiglio e con la lista civica Free Volla si è avvertita allorquando nel Consiglio Comunale del 14 giugno, il sindaco, cercando di rimediare all’ennesima forzatura di aver inserito provocatoriamente d’imperio punti all’ordine del giorno non preventivamente condivisi in maggioranza, li faceva (variante urbanistica per consentire la costruzione della caserma dei Carabinieri e regolamento ERS) nonostante risultasse egli stesso il proponente, assumendosene la piena responsabilità.

Ma tutto ciò non è bastato a portare a miti consigli i consiglieri della lista civica Free Volla, perché con la convocazione del Consiglio Comunale del 18 luglio e prima ancora con la convocazione della conferenza dei capigruppo, il Presidente del Consiglio ha fatto addirittura di peggio.

Approfittando dell’assenza giustificata per ferie del capogruppo del PD, il Presidente del Consiglio autoinvestendosi di una presunta irregolare ed irrituale delega conferitagli dal capogruppo del PD a decidere per conto del Partito Democratico, escludeva completamente dalle consultazioni e dalle conseguenziali decisioni il Partito Democratico, principale partito della coalizione che esprime ben 5 consiglieri.

Pertanto, nonostante l’invito del Partito Democratico a soprassedere in merito alla trattazione non condivisi, con irresponsabile comportamento provocatorio e disfattista, il Presidente del Consiglio Comunale, spalleggiato politicamente dal capogruppo di Free Volla e in combutta con parte dell’opposizione, ha comunque ritenuto di inserire all’ordine del giorno delle proposte di deliberazione aventi carattere strategico ed impegnative per il futuro della nostra città, ovvero la “Cessione in comodato d’uso gratuito per 40 anni dell’immobile comunale attualmente denominato “Biblioteca Dino Battistella” e “L’istituzione di una Commissione d’Indagine urbanistica“, benchè il Partito Democratico ne avesse ufficialmente chiesto il rinvio al successivo Consiglio Comunale per meglio dettagliare nei termini il contenuto degli atti deliberativi da adottare.

Tali argomenti, non condivisi nelle forme col Partito Democratico, erano stati subdolamente concordati solo con parte dell’opposizione, con cui, grazie alle strette e discutibili relazioni costruite sottobanco in questi mesi, si è proceduto all’approvazione.

Sia chiaro, il Partito Democratico, così come il sindaco Giuliano Di Costanzo, erano assolutamente a favore sia della Casa di Comunità che dell’istituzione di una Commissione d’Indagine urbanistica, ma con le dovute garanzie a tutela dell’intera collettività vollese, ovvero:

Tutto quanto richiesto dal Partito Democratico, nel solo interesse della Città di Volla, non è stato accolto. E’ tutto agli atti!

Nonostante il ritiro delle dimissioni del sindaco, doverose per senso di responsabilità nei confronti della città, viste le risultanze contabili venute fuori dal bilancio consuntivo predisposto dal Commissario ad Acta, il novello “podestà” Francesco Molisso ha continuato nell’atteggiamento di prevaricazione e di nepotismo assoluto, allorquando, dovendo convocare il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la proposta di dissesto finanziario dell’Ente stante la gravissima situazione contabile come rilevata dal Commissario ad Acta, dal Collegio dei Revisori dei Conti e dal Responsabile del Servizio Finanziario dell’Ente, ha “provocatoriamente” ritenuto di convocarlo in una data nella quale ben cinque consiglieri della maggioranza erano assenti giustificati e non in altra data in cui vi poteva essere l’assenza di soli due consiglieri di minoranza.

Tutto questo con l’unico scopo di determinare la bocciatura della proposta di dissesto finanziario dell’Ente formulata dal Responsabile dei servizi finanziari, avvenuta grazie al voto dei due consiglieri della lista Free Volla e di un consigliere del P.D. che si sono “allineati” con la minoranza.

Il Presidente del Consiglio dovrebbe essere una figura posta a garanzia del Consiglio Comunale tutto (l’art. 39 del TUEL recita: “il presidente del consiglio esercita i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del consiglio, convoca il consiglio su richiesta di un quinto dei consiglieri ed è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio) ma, in questo caso, appare evidente la grave mancanza di rispetto e prevaricazione avuta nei confronti dei soli consiglieri della maggioranza e del Partito Democratico in particolare.

L’ultima chicca del sig. Molisso è stata la convocazione del Consiglio Comunale del 28 agosto, dove ignora completamente la richiesta del sindaco e di altri 7 Consiglieri di maggioranza di inserire la novellata proposta di dissesto finanziario dell’Ente tra i punti all’ordine del giorno, resasi improcrastinabile a seguito delle gravissime deficitarie risultanze contabili e dei conseguenti parerei espressi sia dal Collegio dei Revisori dei Conti che dal responsabile del Servizio Finanziario, adducendo varie diverse inconsistenti motivazioni, ognuna delle quali smentiva quella precedente.

Per il Partito Democratico Francesco Molisso è un Presidente del Consiglio di parte che tutela la sola opposizione e che non riveste più la figura istituzionale super-partes di garanzia dell’intero consesso.

Il Partito Democratico, alla luce degli eventi, ritiene che i consiglieri della lista Free Volla Francesco Molisso e Ciro Petrazzuolo, alleandosi continuamente con la variegata galassia delle forze politiche di opposizioni, tradendo il patto elettorale sottoscritto col PD e col M5S, suffragato dal mandato popolare, sono di fatto fuori dalla maggioranza di governo della città di Volla.

Nel 2021, il Partito Democratico ha deciso di sostenere la candidatura a Sindaco di Giuliano Di Costanzo, insieme ad una coalizione formata da Free Volla e Movimento 5 Stelle, facendo una scelta di campo ben precisa, LA SCELTA DEL CAMBIAMENTO, per arginare evitare di sprofondare ulteriormente nel baratro in cui ci hanno portato tutte le precedenti amministrazioni che hanno governato la città di Volla negli ultimi 15 anni e che hanno prodotto lo spaventoso buco di bilancio.

Probabilmente il sig. Molisso non ha ancora compreso che quando si amministra una città lo si deve fare con spirito di servizio, in maniera responsabile ed equilibrata e le decisioni da intraprendere non possono essere dettate da capricci per un personale “impegno preso” senza l’avallo di tutta la coalizione di governo.

Non si può accettare che il Presidente del Consiglio, congiuntamente all’opposizione, sia stato attivo promotore di una Commissione d’Indagine sull’Urbanistica, finalizzata a valutare l’operato di un funzionario del Comune, che avrebbe osato profferire offese nei suoi confronti e che da mesi ne viene sollecitata la rimozione e non sulla verifica su eventuali evasioni dei pagamenti degli oneri concessori e sull’esatto adempimento delle convenzioni urbanistiche delle diverse lottizzazioni, così come proposto dal Partito Democratico ed agli atti della competente commissione consiliare.

Quali interessi si celano dietro la continua pressante insistenza nel chiedere la rimozione del funzionario?

Forse perché necessita decidere su talune problematiche urbanistiche di notevole interesse: Piano Urbanistico Comunale, arretramento del vincolo cimiteriale, regolamento sull’ERS, problematica delle zone “F” per attrezzature, ecc.????

Non si può pensare di Amministrare una città avendo atteggiamenti infantili e legati esclusivamente a capricci personali o ad ambizioni personali.

Molisso, da nobile figura super partes, quale deve essere chi riveste la carica di Presidente del Consiglio Comunale, declassato a misera figura di parte, vuole fare il sindaco? 

Gli hanno fatto credere che può essere un personaggio spendibile ed allora bisogna fare presto?

Non conta il bene comune, non contano gli interessi generali, vale di più l’ambizione personale, non conta che ancora una volta non si riusciranno a portare a termine i tanti progetti avviati?

Se a taluni questo non interessa, al Partito Democratico invece sì.

Il Partito Democratico, a mezzo dei propri consiglieri Comunali, con la dirigenza del Circolo, con gli iscritti ed i simpatizzanti, continuerà ad essere baluardo di legalità, ispiratore dei valori della democrazia e si batterà strenuamente per tutelare i diritti e gli interessi di tutti i cittadini vollesi.

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