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Caivano: la camorra c’è e si fa sentire a colpi di “stese”. Lo Stato risponde con più uomini sul territorio

Caivano: la camorra c'è e si fa sentire a colpi di "stese". Lo Stato risponde con più uomini sul territorio

Nei giorni scorsi la frase più che inflazionata, pronunciata, ascoltate e ripetuta è stata, parlando di Caivano: “Lo Stato c’è”. Ebbene, tra stanotte e la tarda mattinata di oggi la malavita, il malaffare ha voluto rispondere con un perentorio: “La camorra c’è e prova a restare padrona del territorio”.

Caivano: la camorra c’è e si fa sentire a colpi di “stese”

Dopo la stesa avvenuta nella notte scorsa, intorno alle 11.30 di oggi, in pieno giorno, in via Pio IX, sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco che hanno colpito un’auto parcheggiata in strada: fortunatamente non ci sono stati feriti.

Due “stese” in meno di 24 ore: la camorra al Parco Verde di Caivano risponde così al maxi blitz della scorsa settimana che ha visto 400 uomini delle forze dell’ordine battere palmo a palmo il rione noto come una delle più grandi piazze di spaccio d’Italia.

Don Patriciello: ” ieri sera ci volevano le forze dell’ordine, non il maestro”

Per don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde si tratta di “Kalashikov“, anche se solo i risultati balistici potranno dare certezza al tipo di armi utilizzate.

“Quando ieri sera hanno sparato con i kalashnikov ci volevano le forze dell’ordine, non il maestro“, ha detto don Patriciello che già stamani, in un post su Facebook aveva parlato della notte di terrore vissuta nel popoloso e popolare rione di Caivano. “Notte da incubo“, ha scritto. Qualche ora più tardi, più o meno quando telecamere e media erano al Parco Verde, il secondo raid dimostrativo e criminale ha scosso le strade del quartiere.

I topi si sentono stanati, ma sono convinto che torneranno”, ha commentato ancora il parroco che parla di una “vergogna” per tutti quando lì si spara.

“Lo Stato non si piega a minacce di alcun tipo”

Il 18 ottobre, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sarà di nuovo a Caivano. “Lo Stato non si piega a minacce di alcun tipo. Proseguiremo – fa sapere – con sempre maggiore determinazione per dare ai giovani un futuro di crescita personale, di maggiori opportunità lavorative e di libertà da ogni condizionamento delinquenziale”.

“La stesa è il modo per affermare la presenza della camorra sul territorio. Siamo solidali con i cittadini onesti di Caivano che devono avere fiducia nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Si fa seriamente e lo hanno capito bene questi delinquenti. Serve, tuttavia, anche l’indignazione e lo scatto delle popolazioni locali: non chiedere assistenzialismo ma sostenere la volontà di vere opportunità e legalità. Bisogna stare dalla parte dello Stato e delle forze dell’ordine perché la camorra si serve della violenza, ma si nutre dell’indifferenza e del degrado“. Lo dichiara Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia e segretario della commissione d’inchiesta Antimafia.

Salgono a 210 gli uomini dello Stato sul territorio tra Caivano, Frattamaggiore e Grumo Nevano ed Afragola

Immediata la risposta dello Stato alla criminalità che ha apertamente sfidato le autorità a colpi d’arma da fuoco, con le “stese”, per instillare paura e terrore tra i residenti. Il Ministero dell’Interno ha ordinato un rapido aumento delle forze dell’ordine nella zona, dove già erano dispiegati 166 agenti. Nel giro di poche ore, verranno impiegati circa 210 unità tra carabinieri e polizia che saranno schierati per contrastare il crimine.

Nonostante il già consistente presidio delle forze dell’ordine, la situazione nella zona presenta numerose criticità, comprese sfide legate all’omertà. Tra Caivano, Frattamaggiore e Grumo Nevano, il contingente dei carabinieri conta attualmente 103 unità, che aumenteranno del 20% raggiungendo circa 123 effettivi. Nel commissariato di Afragola, invece, il personale era composto da 63 agenti fino a ieri, ma questo numero è aumentato a 84 grazie all’invio di ulteriori 21 poliziotti deciso dal Ministero dell’Interno.

Pasquale Cirillo 

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