La storia del gioco del blackjack: dalle origini ai più recenti sviluppi tecnologici

La storia del blackjack è affascinante e risale a diversi secoli fa. Secondo gli studiosi le origini del gioco del blackjack sarebbero francesi e spagnole

Diversi film hollywoodiani hanno contribuito a rendere famoso il gioco del blackjack, in modo particolare il celebre film “21”, in cui un professore del Massachusetts Institute of Technology interpretato da Kevin Spacey, insegna ai suoi studenti come battere il banco attraverso calcoli matematici. Si tratta di una storia basata su eventi realmente accaduti, che racconta le prodezze del MIT Blackjack Team, e che è stata ispirata dal libro “Bringing Down the House” scritto da Ben Mezrich. Questo è solo il più celebre dei lungometraggi in cui appare il blackjack, ma sull’argomento esiste una letteratura e una filmografia veramente ampia, poiché il gioco per le sue dinamiche si presta molto a essere raccontato. 

Blackjack: le origini del gioco

Ma quali sono le origini di questo gioco? La storia del blackjack è affascinante e risale a diversi secoli fa. Secondo gli studiosi le origini del gioco del blackjack sarebbero francesi e spagnole. Nello specifico, il blackjack come lo conosciamo oggi, sarebbe una variante dello Chemin de Fer, gioco che era popolare nei casinò francesi del ‘700, e che prese il nome di “Vingt-et-Un” (traduzione letterale del numero 21). All’epoca le regole erano differenti da quelle del gioco arrivato ai giorni nostri, poiché si era soliti scommettere e giocare una serie di mani, fino a quando un giocatore non otteneva un 21, vincendo e conquistando gli importi scommessi dagli altri giocatori. Avevano logiche molto simili sia il Sette e Mezzo italiano, sia il 31 spagnolo, due giochi in cui come si può capire dal nome, il punteggio da ottenere per vincere non era il 21. La dinamica, però, era pressoché la stesso poiché lo scopo del gioco era di raggiungere un certo punteggio senza sballare.

Lo sbarco di questo gioco negli Stati Uniti d’America avvenne intorno al 1800 e lì assunse definitivamente il nome di blackjack. La scelta del nome del gioco, ovviamente, non fu casuale poiché essa è riferita alla mano composta da Jack e Asso di picche, un’eventualità non comune, che a quel tempo veniva pagata 10 a 1. Secondo le regole dell’epoca, il “blackjack” veniva realizzato con una combinazione qualsiasi di Jack e Asso come prima mano.

Il successo del blackjack, come di altri giochi, fu messo a repentaglio durante il periodo del proibizionismo americano, durato dal 1920 al 1933, in cui insieme all’alcool il gioco d’azzardo fu proibito. I giocatori appassionati dell’epoca, specialmente i più incalliti, non smisero di giocare riunendosi clandestinamente, ma il clima di repressione non giovò di certo alla popolarità e alla diffusione del blackjack così come di altri giochi. Il gioco d’azzardo tornò ad essere legale dal 1931 in poi nello stato del Nevada, con il centro abitato di Las Vegas che da area desertica si trasformò rapidamente nella Mecca degli amanti del tavolo verde.

Gli studi matematici sul blackjack

Col trascorrere dei decenni, il successo del blackjack, crebbe esponenzialmente e iniziò ad interessare anche gli studiosi di matematica, tant’è che negli anni ‘60 ci fu la pubblicazione del libro “Beat the Dealer”, scritto dal professor Edward Thorp considerato il capostipite degli studi matematici sul gioco del blackjack grazie al quale fu possibile elaborare le prime tecniche per il conteggio delle carte. Queste “metodologie” di gioco, che consistono nel memorizzare le carte di gioco uscite al fine di conoscere quelle ancora presenti in mazzo, cominciarono a differenziare i giocatori professionisti da quelli più sprovveduti che si affidavano esclusivamente alla sorte. L’implementazione di analisi matematiche e statistiche, trasformò così l’universo gravitante attorno al gioco del blackjack, che non veniva più visto solo come un semplice gioco, ma come un fenomeno più complesso.

La rivoluzione del blackjack attraverso il gioco online

Trascorsi secoli dalle prime rudimentali partite di blackjack, questo gioco, diventato nel frattempo una delle principali attrazioni dei casinò di tutto il mondo, ha subito un’ulteriore trasformazione. Sì, perché con l’avvento di internet, a partire dalla seconda metà degli Anni 2000 in poi, hanno iniziato a diffondersi i primi portali di gioco online. 

Su questi siti iniziarono a essere riproposti in maniera digitale tutti i giochi che si possono trovare abitualmente all’interno dei casinò e nelle sale da gioco fisici, e ovviamente non poteva fare eccezione il blackjack. Chiunque sia un appassionato di gioco, in particolare di gioco online, sa perfettamente che oggi l’offerta dei principali casinò online comprende decine di varianti del blackjack, che riproducono il gioco in maniera fedele e consentono agli utenti di giocare direttamente dal tavolo verde pur stando seduti sul proprio divano di casa. In questi portali ci si può collegare ovunque ci si trovi, ciò che conta, infatti, è essere maggiorenni e possedere una connessione a internet, sia essa fissa o dati, visto che si può giocare anche da dispositivi mobili come tablet e smartphone. 

Uno degli ultimi sviluppi tecnologici che hanno interessato il gioco del blackjack è stata la creazione della sua versione live, conosciuta come blackjack live. Questa versione del gioco offerta, da buona parte dei casinò online e broker di scommesse sportive presenti sul web, è in tutto e per tutto uguale a quella vera, pur essendo da remoto.

L’evento si manifesta per mezzo di un collegamento video, infatti il giocatore è virtualmente seduto a un vero tavolo di blackjack situato in casinò e attraverso il computer interagisce con un dealer in carne e ossa che risponde ai comandi dei giocatori, immergendo il giocatore in una realtà virtuale.

Come potrete aver constatato nel corso di questo excursus sulla storia e le origini del blackjack, questo gioco ha compiuto davvero molta strada da quando iniziò a diffondersi nei casinò francesi agli inizi del ‘700, fino ai giorni nostri, in cui può essere giocato nei casinò o comodamente dal computer di casa o da smartphone, ma una cosa è certa: il suo fascino è rimasto immutato. 

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