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Napoli, bene ma non benissimo: vittoria di sofferenza a Braga e Garcia respira

Il Napoli soffre e vince di misura a Braga, riprendendosi una vittoria che serviva quanto meno per risollevare un morale sotto i tacchi. Tre punti indispensabili per iniziare bene la Champions League, in cui l’obiettivo degli azzurri è soffiare al Milan il Mondiale per Club.

È un 1-2 in terra portoghese che potrebbe solo gettare fumo negli occhi, ma è comunque un risultato che DEVE assolutamente risultare preoccupante per Rudi Garcia, che vince ma convince fino a un certo punto.

Altra partenza lo scorso anno

C’è comunque da ricordare che la musica l’anno scorso fu ben diversa in Europa, con il Napoli che iniziò con una vittoria pirotecnica ai danni del Liverpool, un roboante 4-1 che fu il preludio di una cavalcata da sogno.

Una cavalcata difficilissima da ripetere, e la partita di stasera non fa altro che dare segnali sconfortanti per il prosieguo della stagione. È un Napoli che, nonostante la vittoria, lascia parecchi punti interrogativi: il gioco non convince, tanti giocatori non sono in forma, le scelte tecnico-tattiche di Rudi Garcia sembrano poco risolutive…

Napoli passo avanti: buona prestazione degli azzurri

Fatto sta che il Napoli di stasera è già un passo avanti rispetto a quello di Genova, in cui si rese protagonista di una prestazione a dir poco oscena. Una buona partenza degli azzurri, che cercano a più riprese il gol del vantaggio.

Il Braga comunque intavola una partita fisica, con un atteggiamento comunque propositivo. I biancorossi diverse volte fanno rabbrividire Meret e la difesa azzurra, colpevole ancora una volta di una fortissima vulnerabilità.

Ma è una difesa che di nuovo non può fare affidamento su Rrahmani, costretto a lasciare il campo ad Ostigard dopo soli 12 minuti: a quanto pare il kosovaro non aveva ancora recuperato pienamente dall’infortunio che lo ha tenuto ai box sabato.

Tuttavia la squadra che crea di più è il Napoli, e lo fa sulle fasce, specialmente con Di Lorenzo, uno dei pochi che hanno disputato una signora partita. Si cerca e si trova Osimhen, anche lui autore di una gran prestazione. Il nigeriano ha fame di gol, ma stasera resta a secco. Ci prova in tutti i modi, butta giù un palo (dopo una parata di Matheus) e una traversa. Ma niente da fare, non è la serata giusta.

VO9 guadagna anche un calcio di rigore, dopo un pestone a due passi dalla porta. Al VAR però il turco Gozubuyuk cambia idea e considera non falloso il contatto con Niakatè. Decisione comunque rivedibile del direttore di gara.

Il capitano sblocca il risultato, ma troppi buchi in difesa complicano la partita

A fare festa ci pensa ancora Di Lorenzo, riscoperto come un bomber. Verso lo scadere del primo tempo, il capitano sfrutta una carambola in area di rigore per tirare una botta di sinistro indirizzata verso il sette. Schiaffo alla traversa ed è gol.

Il Napoli chiude i primi 45 minuti in vantaggio, fattore in più che si rivelerà importantissimo, ma allo stesso tempo “infame”: gli azzurri sembrano adagiarsi sugli allori convinti che non possa succedere niente, tant’è che piano piano il Braga alza i giri del motore fino a mettere a serio rischio Meret.

Bene o male però i partenopei riescono ad arginare le sfuriate biancorosse, spesso nate da passaggi rapidi a sfruttare le lacune difensive azzurre. Troppi buchi in difesa, ancora una volta il Napoli avverte la mancanza di Kim.

Troppe occasioni sprecate

Al 72’ sui piedi di Zielinski capita la chance più ghiotta della partita: il polacco riceve sul secondo palo una palla al bacio da Di Lorenzo, ma spreca tutto con un piattone che finisce largo sul fondo a tu per tu con Matheus.

È questa l’occasione più nitida del secondo tempo azzurro, anche l’ultima dal momento in cui i lusitani cercano una reazione d’orgoglio e trovano il gol del pareggio a 6 minuti dalla fine. Ancora una volta Juan Jesus si dimentica la marcatura, Bruma ne approfitta, si inserisce in area di rigore e sfrutta la palla morbida di Zalazar con un colpo di testa che scavalca Meret. 1-1 quando sarebbe dovuta iniziare una prova di resilienza per il Napoli.

Basta un attimo per far mugugnare il pubblico, ma è un colpo di fortuna all’88’ a raddrizzare la serata degli azzurri. Zielinski mette un cross teso con destinazione Osimhen, ma Niakatè anticipa il nigeriano ma commette un autogol molto sfortunato. Fortunato invece per il Napoli, che si prende i primi tre punti europei con una grande consapevolezza: con il Real Madrid servirà una prova di forza gigantesca.

Giuseppe Garofalo

SPORTING BRAGA-NAPOLI 1-2 (TABELLINO)

SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Matheus 7.5; Gomez 5.5, Fonte 5, Niakaté 4.5, Borja 6 (40′ st Marín sv); Carvalho 5.5 (22′ st Zalazar 6.5), Al-Musrati 6; Djalò 5.5 (32′ st Banza 6), R. Horta 6, Bruma 7; Abel Ruiz 5 (40′ st Pizzi sv). In panchina: Saatçi, A. Horta, Oliveira, Mendes, Lopes, Moutinho, Castro, Hornicek. Allenatore: Artur Jorge 6

NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani sv (13′ pt Ostigard 5), Juan Jesus 5, Olivera 6; Anguissa 6, Lobotka 6.5, Zielinski 6.5 (45′ st Natan sv); Politano 6.5 (21′ st Raspadori 6), Osimhen 7 (45′ st Simeone sv), Kvaratskhelia 6 (21′ st Elmas 6). In panchina: Contini, Idasiak, Mario Rui, Zerbin, Lindstrøm, Zanoli, Gaetano. Allenatore: Garcia 6.5

ARBITRO: Gozubuyuk (Olanda) 5.5
RETI: 46′ pt Di Lorenzo, 39′ st Bruma, 43′ st Niakaté (aut.).
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Anguissa, Osimhen, Djalò, Fonte, Borja. Politano, Raspadori, Olivera, Juan Jesus.
Angoli 11-10.
Recupero 4′, 5′.

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