Anche Paolo Siani e Ottavio Lucarelli sposano l’appello de il Gazzettino vesuviano: apriamo subito la Sala Stampa dedicata a Giancarlo

Il nostro appello sta dando i frutti sperati. Siamo riusciti a riaccendere i riflettori su quei spazi, nati con l'intento di creare un "luogo della memoria" vivo ed operativo e dimenticati da due anni

Dopo l’appello lanciato ieri dal nostro giornale con l’editoriale a firma del direttore Gennaro Cirillo, per l’apertura della sala stampa “Giancarlo Siani”, realizzata due anni fa nel Municipio di Castellammare di Stabia e mai resa fruibile agli operatori dell’informazione, arrivano oggi le dichiarazioni di Paolo Siani, fratello di Giancarlo e di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

In occasione delle cerimonie in memoria del giornalista assassinato 38 anni fa dalla camorra, Siani e Lucarelli hanno invitato il prefetto Raffaele Cannizzaro, commissario straordinario, al Comune di Castellammare di Stabia, ad un incontro per concordare l’apertura della sala stampa già intitolata a Giancarlo Siani. “Con questo invito raccogliamo le istanze che arrivano dal territorio“, spiegano Siani e Lucarelli.

L’appello de il Gazzettino vesuviano sta dando i frutti sperati. Siamo riusciti a riaccendere i riflettori su quella che era, per dirla con le parole del nostro direttore, “un’idea di legalità… ma soprattutto anche un luogo dove tutti i giornalisti avrebbero potuto accedere per svolgere la propria professione, proprio quella lasciataci in eredità da Giancarlo”.

La sala stampa “Giancarlo Siani” era stata inaugurata al terzo piano di Palazzo Farnese, il Municipio di Castellammare di Stabia, il 21 novembre del 2021. Unica in Campania, è dotata di diverse postazioni di lavoro e incontro, attrezzate con strumenti tecnologici e connessione digitale. L’allestimento ha anche uno straordinario valore artistico ed evocativo grazie agli straordinari murales dedicati a Siani, opere uniche dell’artista argentino, Guido Palmadessa, autore di straordinarie realizzazioni pittoriche apprezzate in ambito internazionale.

Da quel giorno di novembre di quasi due anni fa quegli ambienti di legalità e giornalismo sono restati lettera morta: di qui il nostro appello: “Quale miglior modo per ricordare Giancarlo Siani se non quello di rendere finalmente operativi quegli spazi dedicati alla legalità, al giornalismo e, appunto, al ricordo?

Tanti cronisti dell’area vesuviana-stabiese, nonché il referente di Libera Torre Annunziata, don Ciro Cozzolino, hanno da subito condiviso l’appello del direttore alla sensibilità dei commissari prefettizi di Castellammare.

Oggi con le voci autorevoli che si affiancano al nostro appello pare sempre più vicina l’apertura di quei spazi, nati con l’intento di creare un “luogo della memoria” vivo ed operativo, animato dalla passione e dall’impegno di giornalisti, spesso giovani precari, ispirati dall’esempio e dal sacrificio di Giancarlo Siani.

Raffaele Massa

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