Prima di lui solo Adriano Panatta aveva raggiunto la posizione numero 4 del ranking mondiale ATP, Jannik Sinner eguaglia un record che durava da 47 anni. Era infatti il 24 agosto del 1976 quando Panatta salì sulla vetta dell’Olimpo del tennis mondiale, lo stesso anno in cui conquistò gli Internazionali d’Italia ed il Roland Garros, quest’ultimo resta ancora oggi l’unico Slam vinto da un italiano nell’Era Open.
Il tennista nato a San Candido, un comune di poco più di tremila abitanti del Trentino-Alto Adige, è pertanto il secondo italiano del tennis maschile nostrano – da quando sono state istituite le classifiche nel 1973 – a raggiungere la quarta posizione ATP del Pepperstone ATP Rankings. Il ventiduenne questa stagione ha raccolto il suo primo titolo ATP Masters 1000, a Toronto, in Canada.
Da annotare che l’altoatesino, dopo la vittoria nelle semifinali del China Open per 7-6(4), 6-1, conduce 4-3 la Lexus ATP Head2Head (4 incontri vinti e 3 persi) contro Carlos Alcaraz, che è n.2 al mondo. Gli incontri di questa stagione tra Sinner e Alcaraz si sono visti nelle semifinali di due Masters 1000, Indian Wells e Miami, la prima vinta dallo spagnolo, la seconda vinta dall’italiano. Sinner invece nei confronti diretti con Daniil Medvedev, suo avversario nella finale del China Open di Pechino (Beijing 2023), si ritrova sotto per 0-6, ricordiamo che il nostro connazionale ha perso con il russo anche nelle finali di quest’anno dell’ATP 500 di Rotterdam e del Masters 1000 di Miami in Florida (USA).
Jannik Sinner eguaglia Panatta: la vittoria contro Alcaraz lo porta al numero 4 del Ranking ATP
Sinner è entrato nella Top 100 nell’anno 2019 ed ha fatto il suo ingresso nella Top 10 ATP nel 2021 all’età di 20 anni. Vincendo il suo primo titolo ATP Masters 1000 a Toronto (2023) si è poi piazzato sesto posto della classifica. Ricordiamo ancora che il tennista italiano ha vinto il titolo delle Next Gen ATP Finals del 2019 e che è stato il primo adolescente (all’epoca 19 anni) a vincere un titolo ATP 500, a Washington nel 2021.
Al momento Sinner, insieme a Matteo Berrettini, è inoltre l’unico tennista italiano ad aver giocato perlomeno i quarti di finale in tutti i Tornei dello Slam: quarti di finale al Roland Garros nel 2020, quarti agli Australian Open e agli US Open nel 2022, semifinale a Wimbledon nel 2023. (Per Berrettini invece, che ha come miglior ranking il n.6 ATP, al 31 gennaio 2022: quarti al Roland Garros 2021 e finale a Wimbledon 2021, semifinale US Open 2019, semifinale Australian Open 2022).
Le parole di Adriano Panatta
L’ex tennista ha pubblicato un video dal suo profilo Twitter chiarendo alcuni punti in particolare: “Jannik Sinner ha battuto, anzi ha preso proprio a pallate Alcaraz a Pechino ed è finale, ma soprattutto ha raggiunto il numero 4 della classifica mondiale, come feci io tanti anni fa. Dunque mi ha eguagliato. Voi non ci crederete, ma io sono molto contento. Sono contento per lui perché è un bravissimo tennista. Mi dicono che è anche un bravissimo ragazzo. E finalmente non mi chiamerete più. Adesso quando lui mi supererà, perché lo farà sicuramente: vi dico già adesso che sarò ancora più contento. Per cui tanti auguri a Sinner e tanti auguri al tennis italiano”.
E anche questa è fatta,meno male😅😅😅 pic.twitter.com/wGh2ZOudvS
— Adriano Panatta (@AdrianoPanatta) October 3, 2023
Prima dell’Era Open
C’è da sottolineare che Nicola Pietrangeli, se non consideriamo l’avvento dell’Era Open e l’istituzione del Ranking ATP (1973), rimane ancora in vetta alla classifica degli italiani meglio piazzati come numero 3 al mondo (sia nel 1959 che nel 1960). In questo caso era la stessa Federazione Italiana Tennis (oggi FITP, si è aggiunto il Padel) a precisare: “Ricordiamo ancora che prima dell’avvento del computer (1973) le classifiche erano stilate da giornalisti famosi e che a fine anno venivano indicati solo i primi dieci tennisti e le prime dieci tenniste del mondo”.
Pietrangeli in singolare ha vinto il Roland Garros (edizione 1959 e 1960) e gli Internazionali d’Italia (edizione 1957 e 1961). Ha vinto anche la storica Coppa Davis del 1976, come capitano non giocatore, guidando verso il trionfo di Santiago del Cile i giocatori Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e Adriano Panatta.
Andrea Ippolito