Miss Sud, il primo passo verso nuovi orizzonti inesplorati: il messaggio di Francesca Tufano, vincitrice di tappa

Francesca Tufano, vincitrice della tappa provinciale Miss Sud ad Agnone Cilento, racconta la sua esperienza e di come ha guadagnato la sua vittoria: una prova di coraggio oltre ad una gara di bellezza

Miss Sud, il primo passo verso nuovi orizzonti inesplorati: il messaggio di Francesca Tufano, vincitrice di tappa

È appena giunta al termine la prestigiosa competizione per il titolo di Miss Sud, un evento nazionale che celebra la bellezza e la grinta delle giovani donne del meraviglioso Sud Italia. Ragazze dai 14 ai 30 anni si sono sfidate in questa avventura, lasciando temporaneamente la loro routine quotidiana per vestire i panni di modelle e aspiranti reginette di bellezza.

Miss Sud, il primo passo verso nuovi orizzonti inesplorati

Miss Sud è molto più di un concorso di bellezza; è un’opportunità unica per le giovani donne di perseguire i loro sogni e dimostrare la loro forza interiore. Le concorrenti sono valutate attentamente da una giuria che cerca la rappresentante ideale per il Sud, non solo in termini di aspetto fisico ma anche in base alla loro determinazione e volontà di mettersi in gioco.

Il percorso verso la vittoria non è mai facile, ma ogni partecipante ha dimostrato il proprio coraggio e la propria determinazione. È un’occasione per superare le insicurezze personali e sfidare i propri limiti, spesso autoimposti. L’obiettivo non è solo vincere ma soprattutto vivere appieno l’esperienza, esplorare nuovi orizzonti e scoprire il proprio potenziale.

Il messaggio di Francesca Tufano, vincitrice di tappa

Oggi sono io a parlare ai lettori, Francesca Tufano, vincitrice di Miss Sud, tappa provinciale ad Agnone Cilento, o meglio il mio messaggio va, parlando della mia personale esperienza, a tutte quelle donne che non hanno il coraggio di buttarsi nelle possibilità che la vita ci pone davanti. Prima di partecipare al concorso non avrei mai pensato di poter sfilare, o addirittura vincere; dunque, il mio discorso va oltre il semplice sogno di poter gareggiare in quest’ambito, ma vuole proprio arrivare agli occhi di tutti coloro che vorrebbero osare ma per qualche motivo rimangono fermi. 

L’obiettivo non è andare lì con l’intento di vincere, ma di vivere, non si sa mai la vita cosa ha in serbo per noi, perché non buttarsi? Ricordo che io stavo passeggiando per le strade di Agnone e dal basso vedevo queste ragazze che si preparavano sul palco, d’un tratto alcuni membri dello staff di Miss Sud, mi notano, mi guardano e mi chiedono se volessi partecipare, io ignara gli spiego che non ho mai partecipato a nulla del genere e la mia prima risposta è stata “grazie ma no”, però c’era quella voce dentro me che mi diceva di provarci, di buttarmi in questo ignoto, e quindi l’ho ascoltata, ho preso coraggio e accettando mi sono cimentata in questa avventura, senza dar retta a quelle insicurezze che mi tenevano legata al suolo, un suolo che non mi permetteva di spiccare il volo ma mi lasciava nella cosiddetta zona di comfort, che spesso non ci permette di esplorare nuovi orizzonti, che magari possono sorprenderci e aprirci nuove strade ed opportunità.

Ho messo in gioco me stessa e mi sono trasformata in modella

Spesso, lasciarsi andare, sperimentare, vedere fin dove possono portarci le esperienze, ci permette di andare oltre i nostri limiti, limiti che noi stessi ci imponiamo, e perché imporsi limiti? È controproducente. Dunque, quel giorno, da semplice studentessa ventenne inesperta che non ha mai sfilato, ho messo in gioco me stessa e mi sono trasformata in modella, mostrandomi per quello che sono, con pregi e difetti, senza aver paura di metterli in luce, ho creduto in me e solcato quella passerella, portandomi a casa non solo la fascia vincente e la corona, ma soprattutto nuove emozioni indescrivibili, soddisfazione personale, un bel ricordo, nuove opportunità, nuovi orizzonti a cui aspirare e tante nuove amicizie.

‘Osare’ è il termine adatto, la strada che mi ha portato al successo, non bloccarsi difronte ai limiti che ci imponiamo, o ci impongono, non girare le spalle ad esperienze che potrebbero cambiarti, evolverti, non rimuginare troppo sui fallimenti, ad esempio in caso di perdita perché in ogni caso tutto tende sempre ad insegnarci qualcosa. Ho stretto anche tante nuove amicizie con tutte le ragazze gareggianti e vedere la complicità fra di noi mi ha sbloccata da pregiudizi con cui ero partita, perché fra chi viveva il proprio sogno, chi voleva solo divertirsi e chi invece voleva sbloccare una timidezza o qualche insicurezza, sono state fonti d’ispirazione per me, perché come me anche loro hanno solo avuto coraggio e l’hanno fatto. Perciò, è sempre meglio viverle le cose anziché partire con il piede sbagliato del tipo tanto non vincerò mai, è inutile, tanto già so come andrà a finire provarci è già una vittoria e poi mai dire mai, io ne sono la prova vivente!

Francesca Tufano

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano