Altro che “obiettivo 3 punti”. La Fiorentina passa al Maradona, fischi per un Napoli troppo confusionario

Tre punti d'oro e di prestigio per la Fiorentina, al quinto risultato utile consecutivo: secondo ko stagionale per un Napoli alla ricerca del gioco perduto

Il colpaccio dell’ottava giornata di Serie A lo mette a segno la Fiorentina, che batte a domicilio il Napoli nello scontro diretto in zona “Europa”. Allo stadio Maradona finisce 3-1 per i viola, grazie alle reti nella ripresa di Bonaventura e Nico Gonzalez dopo il botta e risposta nel primo tempo tra Brekalo ed Osimhen.

La squadra di Italiano, al quinto risultato utile di fila in campionato tra cui quattro vittorie, stacca in classifica proprio gli azzurri e raggiunge la Juve a 17 punti, mentre gli uomini di Garcia, sconfitti per la seconda volta in campionato e ancora in casa, restano fermi a quota 14 al quinto posto.

Fiorentina intraprendente e Napoli che acciuffa il risultato nel recupere di prima frazione

Parte forte la Fiorentina, già vicina al vantaggio dopo cinque minuti: sugli sviluppi di calcio piazzato, la torre di Milenkovic favorisce Martinez Quarta, la cui rovesciata viene salvata sulla linea da Osimhen. La squadra di Italiano è ben schierata e gioca con grande personalità: il Napoli fatica nel trovare spazi ed è spesso impreciso dal punto di vista tecnico. Proprio da una palla persa dei partenopei nasce il vantaggio degli ospiti. Al 7′ sempre Martinez Quarta devia sul palo il cross di Bonaventura: sul tap-in il più lesto è Brekalo che segna l’1-0 di sinistro. Il Napoli reagisce e Osimhen si vede annullare un gol al 22′ per fuorigioco. Al 28′ ci prova anche Lobotka con un tiro violento dai venti metri, parato da Terracciano.

Buon primo tempo della Fiorentina, anche grazie al gran lavoro in cabina di regia di Arthur. Eppure, sul finale di frazione, la Fiorentina paga a caro prezzo la prima ingenuità della sua partita. Al 49′ Parisi commette un grave errore di lettura, appoggiando di petto per Terracciano: quest’ultimo viene anticipato da Osimhen e lo stende.

Il nigeriano dagli undici metri è freddo e trasforma l’1-1. Da segnalare l’infortunio di Anguissa, uscito dal campo per problemi muscolari.

Secondo tempo, stesso copione: fiorentina ordinata e Napoli alla ricerca del gioco perduto

Nella ripresa il copione non cambia: è sempre la Fiorentina la squadra più ordinata e pericolosa in campo. Le occasioni del Napoli, nella maggior parte dei casi, nascono da disattenzioni dei viola. Al 51′ il palo di Ikone è anticipatorio del nuovo vantaggio della Fiorentina: il 2-1 lo firma Bonaventura al 63′, in seguito all’incursione in area di Duncan.

Tutto da rifare per i partenopei. Garcia inserisce Gaetano, Lindstrom e Simeone e passa al 4-2-4 nel tentativo disperato di recuperare il risultato provando ancora una volta a reagire ma senza grandi idee e soprattutto con poca lucidità in zona offensiva. Simeone ci prova con un colpo di testa insidioso alzato in corner da Terracciano, poi allo scoccare del 90′ tenta la fortuna anche Gaetano dal limite non inquadrando però lo specchio della porta.

Napoli in attesa di un miracolo, ma arriva il sigillo viola nel recupero

L’arrembaggio finale del Napoli non produce alcun risultato e addirittura la Fiorentina chiude i conti al 93′ in contropiede, grazie al subentrato Nico Gonzalez.

Tre punti d’oro e di prestigio per la Fiorentina, al quinto risultato utile consecutivo: secondo ko stagionale per un Napoli, apparso troppo confusionario. La sconfitta (la seconda in casa per i Campioni d’Italia) porta con sé la contestazione di una parte del pubblico del “Maradona” che fischia la squadra mentre una grossa parte dei tifosi la sostiene con cori e applausi all’uscita dal terreno di gioco.

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