Il Gazzettino vesuviano | IGV

E’ morta Rosetta Cutolo, la sorella di don Raffaele “il professore” della Nco

E’ morta questa mattina, in una clinica di Ottaviano, all’età di 86 anni Domenica Rosa Cutolo, per tutti Rosetta, la sorella del boss della camorra “don Raffaele” o meglio “il Professore”, fondatore della Nuova camorra organizzata, il cartello criminale che negli anni ’80 fu protagonista della sanguinosa guerra di camorra con la Nuova Famiglia.

La donna, malata da tempo, era ricoverata da alcuni giorni. Venerdì le sue condizioni erano peggiorate. Ad esserle accanto fino alla fine la cognata, Immacolata, e la nipote Denyse, figlia di Raffaele Cutolo, concepita durante la detenzione del boss.

Rosetta non aveva mai voluto, se non per i periodi di detenzione, lasciare Ottaviano, la città sulle pendici del Vesuvio in cui era nata. Per anni è stata considerata l’esponente principale del sodalizio criminale poiché, nel corso delle lunghe detenzioni del fratello, proprio Rosetta aveva capeggiato il clan.

Il ruolo nella NCO di Rosetta ‘e monache

Rosetta Cutolo, conosciuta anche come ‘Rosetta ‘e monache‘ (Rosetta delle monache), era esponente di vertice del clan, ed imputata in diversi processi.

Per il clan fondato dal più celebre fratello, Rosetta teneva la contabilità delle estorsioni realizzate dai capozona. E provvedeva ad assistere, legalmente ed economicamente, le famiglie dei carcerati. Una vera e propria mente pensante del clan che teneva un minuzioso elenco degli affiliati conservato in una nicchia scavata in una parete del castello e coperta da un quadro.

Secondo il piano di Raffaele Cutolo, una volta liberi, gli affiliati inviavano a Rosetta un fiore, ossia un’offerta in denaro. La donna provvedeva a riutilizzare tali risorse per creare un vincolo di fedeltà tra gli affiliati.

Raffaele Cutolo, il boss dei boss e la sua Nuova Camorra

La latitanza, la resa e il ritorno ad Ottaviano

Imputata in diversi processi, il 12 settembre 1981 scampò all’arresto quando la polizia fece irruzione nel castello mediceo di Ottaviano al termine di un vertice della camorra. Con Rosetta Cutolo, infatti, c’era tutto lo Stato maggiore della NCO. La polizia sequestrò una grande quantità di documenti e le mappe che dividevano l’area napoletana nelle zone di influenza controllate dal clan.

Da quel momento, Rosetta cominciò una lunga latitanza. Ben 12 anni quelli passati in latitanza, anni in cui la sua presenza venne segnalata in varie aree Europee e persino in Sudamerica, anche se anni dopo avrebbe chiaramente detto di non avere mai lasciato Ottaviano.

L’8 febbraio 1993, dopo alcune trattative che impegnarono anche i servizi segreti, si costituì per scontare 9 anni e 7 mesi per associazione mafiosa. In realtà, dopo sei anni venne scarcerata per buona condotta e tornò ad Ottaviano dove è rimasta fino alla fine dei suoi giorni.

Domani i funerali in San Michele ad Ottaviano

I funerali di Rosetta si svolgeranno domani, domenica, alle 10,30, nella chiesa di San Michele a Ottaviano, a breve distanza dalla sua abitazione. Fin quando era in buone condizioni di salute, la donna andava a messa lì ogni domenica.

La salma partirà dalla casa dove risiedeva, in via delle Rose, alle 10,20, per poi proseguire, dopo la messa, al crematorio di Domicella. Nel febbraio del 2021, quando morì il fratello, non ci furono invece funerali, ma solo la benedizione della salma nel cimitero.

Dopo i funerali di Raffaele Cutolo, cimitero di Ottaviano chiuso per motivi di ordine pubblico

 

Exit mobile version