Il questore dice “no” ai funerali pubblici per Rosetta Cutolo ad Ottaviano

Per motivi di ordine pubblico, il rito funebre per la sorella del superboss, avverrà in modo ristretto e riservato. Lo Stato anche con questo provvedimento, prende le distanze dalla camorra

Il questore dice
Rosetta Cutolo in auto per dare l'ultimo saluto al fratello Raffaele. Il feretro del boss arrivò in nottata al cimiter di Ottaviano

Niente funerali pubblici per Rosetta Cutolo, sorella del superboss Raffaele che fondò la Nuova Camorra Organizzata. Vietati dalla Questura anche i manifesti che annunciavano il rito funebre per domenica 15 ottobre alle 10,30, nella chiesa di San Michele, che sono stati rimossi.

Lo ha stabilito il questore di Napoli per motivi di ordine pubblico. Un provvedimento che punta a rimarcare la distanza rispetto a un personaggio da sempre legato al fondatore della Nco, al di là della doverosa pietas umana che si deve a qualsiasi cittadino. In pratica, lo Stato prende le distanze dalla camorra, dal crimine organizzato.

Rosetta Cutolo, sorella maggiore del defunto boss, è morta oggi, ad 86 anni, nella sua casa di Ottaviano, dove era tornata dopo essere stata ricoverata alcuni giorni in ospedale per la frattura a un femore.

Le esequie in forma pubblica – inizialmente in programma domani – sono state vietate su disposizione del questore di Napoli Maurizio Agricola.

Per anni la donna è stata considerata al vertice del clan fondato dal fratello negli anni ’70 durante la permanenza del boss in carcere. A lei Cutolo aveva affidato la gestione degli affari e degli affiliati. Temuta, rispettata, ed onorata dagli uomini del clan, Rosetta, secondo gli inquirenti, era anche custode dei suoi segreti, ipotesi suffragata dal ritrovamento di documenti custoditi nel Palazzo Mediceo, dove la donna ha vissuto per qualche tempo e dal quale gestiva gli affari della Nco.

Condannata per associazione mafiosa, Domenica Rosa Cutolo si costituì nel 1993 dopo un lungo periodo di latitanza, durante il quale riuscì a sfuggire a diversi blitz. Rosetta “‘e monache”, soprannome datole dal padre fervente religioso, nei primi anni ’90 si era anche rifugiata in un convento, dal quale scappò prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

La donna da circa dieci anni non aveva più pendenze penali, da quando era stata assolta dall’accusa di essere la mandante di un omicidio avvenuto ad Avellino. Dopo essere stata scarcerata, Rosetta era tornata nella casa paterna, in via delle Rose, dedicandosi al ricamo. L’ex esponente di spicco della Nuova Camorra Organizzata, oltre a disegnare e realizzare ricami, si proclamava casalinga e contadina.

Domani la salma della donna sarà cremata, ma non ci saranno funerali pubblici: il questore di Napoli, ha infatti vietato la celebrazione così come accaduto due anni fa per il fratello Raffaele, la cui salma fu portata a tarda sera nel cimitero di Ottaviano blindato per l’occasione e dove era attesa dalla moglie, dalla figlia, da Rosetta e dal fratello Pasquale.

Prima che arrivasse la decisione del questore le esequie dovevano partire alle 10,20 dalla abitazione della defunta per poi proseguire per la chiesa di San Michele Arcangelo.

Una benedizione in casa, domani mattina alle 6,30 per Rosetta Cutolo, poi la salma sarà cremata a Domicella e poi portata per la tumulazione nel cimitero di Ottaviano dove è già sepolto il fratello Raffaele, ed il figlio di questi, Roberto, ucciso nel 1990 nel Varesotto.

Nello stesso cimitero è sepolto anche Mario Fabbrocino, capo dell’omonimo clan contrapposto alla Nco, e ritenuto il mandante dell’omicidio di Roberto Cutolo.

E’ morta Rosetta Cutolo, la sorella di don Raffaele “il professore” della Nco

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