A Napoli raccolta firme contro l’attuale direzione strategica dell’azienda dei Colli

I pazienti del centro trapianti di cuore dichiarano: "Da subito i componenti della direzione si sono mostrati insensibili alle nostre richieste"

“In mezza giornata abbiamo superato le 600 firme, in settimana porteremo la richiesta in Regione”, dice Dafne Palmieri, portavoce del comitato dei genitori dei bambini trapiantati e trapiantati adulti.

I pazienti del centro trapianti di cuore hanno iniziato una raccolta firme per chiedere al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di sollevare dall’incarico l’attuale direzione strategica dell’azienda dei Colli.

“Da subito – spiega Palmieri – i componenti della direzione si sono mostrati insensibili alle nostre richieste, hanno preso provvedimenti logistici ed organizzativi con note interne senza nemmeno un aggiornamento della carta dei servizi.

A poco più di un anno dal loro insediamento i risultati raggiunti con la faticosissima riorganizzazione del centro trapianti si stanno smarrendo. E’ stato eliminato uno dei reparti dedicati ai trapianti per creare un reparto di cardiochirurgia generale e dei trapianti che è sostanzialmente un doppione del reparto di cardiochirurgia già esistente. Rimane un piccolo reparto dedicato ai trapianti al quale sono sottratti medici ed infermieri, oltre che posti letto protetti di terapia intensiva”.

Secondo il portavoce del comitato trapiantati: “Il problema ora è più grave: i lavori per la realizzazione del reparto unico trapianti, che è la soluzione definitiva (tanto che la Regione ha dato 3.400.000 nel 2017) sono rimasti fermi per oltre un anno. La Direzione ha prodotto tre motivazioni differenti e generiche in tre atti ufficiali. Insomma, mica si tratta di lavori in una casa privata!

Faremo una segnalazione alla Corte dei conti per chiedere di verificare se una gestione simile sia corretta per utilizzare i fondi pubblici. Solo dopo varie sollecitazioni di Federconsumatori è uscita l’11 ottobre una delibera dalla quale parrebbe che i lavori riprenderanno, ma con un progetto differente ed una spesa aggiuntiva di circa 170mila euro, questa delibera ci ha aperto gli occhi perché riporta ancora altre motivazioni per la sospensione dei lavori”.

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