In the green future, il Concorso per promuovere innovazione, sostenibilità ambientale, trasferimento tecnologico ed energetico

Un Concorso con relativo premio che nasce con l’obiettivo di promuovere la collaborazione e la sinergia tra enti diversi, in questo caso si parla di aziende start-up, sponsor e partner del progetto: “In the green future” vuole così incoraggiare, anche attraverso la creazione di nuove opportunità, l’innovazione, la sostenibilità ambientale, il trasferimento tecnologico ed energetico. Le candidature sono possibili a partire dal 16 ottobre fino al 1 dicembre 2023.

Posso presentarsi, gratuitamente, come candidati le start-up, le spin-off e le piccole e medie imprese che sono costituite da almeno 3 membri (e da meno di 50 dipendenti) nelle seguenti forme giuridiche: Srl, Srls, Spa, Sapa, etc. Le aziende partecipanti devono avere sede legale in Italia o nell’Unione Europea, aver iniziato l’attività entro i tre anni precedenti alla data di pubblicazione del bando di Concorso (data di costituzione non anteriore ai cinque anni), aver inoltre strutturato il loro progetto con un Technology Readiness Level (TRL) di grado 5 (Tecnologia convalidata in un ambiente rilevante).

In the green future, il Concorso. I partner, il premio e la valutazione dei progetti

I partner di “In the green future” sono: l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli con il suo Dipartimento di Ingegneria, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania (A.R.P.A.C.), Comune di Procida INVITALIA, la Lega Navale Italiana con le sezioni di Castellammare di Stabia e di Procida.

Originalità dell’idea, potenziale di impatto sul mercato e sull’ambiente, livello di sviluppo del progetto e fattibilità tecnica ed economica saranno i criteri di base che verranno messi sul banco da una commissione di esperti per la valutazione dei progetti.

La valutazione dei progetti verrà curata da Greeties gdl, insieme al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. La Commissione di valutazione dei progetti sarà invece costituita – come specifica l’Avviso di Concorso – “da rappresentanti di INVITALIA, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, altri partner di “Procida oltre Procida” afferenti alle tematiche del Premio, stakeholder, rappresentanti delle organizzazioni economiche e dell’imprenditoria, Istituzioni”.

Le candidature dovranno essere trasmesse tramite il sito In the green future dal 16 ottobre 2023 al 1° dicembre 2023. Il concorso prevede un premio per la startup vincitrice e una menzione speciale per altre 2 startup meritevoli.

Il premio prevede la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’utilizzo dei laboratori – come si legge dall’Avviso – “con il supporto tecnico professionale dei tecnici e dei docenti per portare a conclusione il progetto e, attraverso gli attori coinvolti, proporre un progetto ad alto contenuto tecnologico anche per l’eventuale fruizione di strumenti e servizi gestiti da INVITALIA a sostegno delle iniziative partecipanti”.

Cos’é il TRL – Technology Readiness Level

La scala Technology Readiness Level (TRL) è uno strumento unificato, introdotto dalla NASA nel 1974, con lo scopo di – come specifica l’Area Ricerca e Trasferimento Tecnologico della UNICAM (Università di Camerino) – “misurare il grado di maturità tecnologica di una tecnologia/servizio/soluzione. E’ uno strumento introdotto nella progettazione dalla Commissione Europea come indicatore dei progetti finanziati nel 2014 come parte del programma quadro Horizon 2020 ed attualmente impiegata per valutare e misurare i progressi di un progetto Horizon Europe o ERC (European Research Council)”.

I progetti quindi, come detto, vanno strutturati con un TRL pari o superiore a 5, il che significa – come spiega direttamente la NASA – che la tecnologia “è identificata come tecnologia breadboard e deve essere sottoposta a test più rigorosi rispetto alla tecnologia che si trova solo a TRL 4. Le simulazioni dovrebbero essere pertanto eseguite in ambienti quanto più vicini a quelli realistici possibile. Una volta completato il test di TRL 5, una tecnologia può avanzare a TRL 6”.

 

 

 

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