Napoli, truffe assicurative: indagati in 35 tra avvocati, medici, tecnici di centri diagnostici, carrozzieri e falsi testimoni

Carabinieri infliggono duro colpo ad un'associazione per delinquere operativa da oltre un decennio. 4 persone in manette, interdetti dalla professione 2 avvocati e 6 medici. Oltre loro 23 gli indagati in stato di libertà

Napoli, truffe assicurative: indagati in 23 tra avvocati, medici, tecnici di centri diagnostici, carrozzieri e falsi testimoni

Dalle prime luci dell’alba a Napoli, Aversa, Minturno (Lt), Melito di Napol, Curti (Ce), Piano di Sorrento e Servigliano (Fm) i carabinieri della compagnia Vomero stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari (1 in carcere, 3 ai domiciliari e 8 interdittive nei confronti di 2 avvocati e 6 medici) emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Napoli, truffe assicurative: indagati in 35 tra avvocati, medici, tecnici di centri diagnostici, carrozzieri e falsi testimoni

I destinatari di misura, assieme ad altri 23 indagati in stato di libertà, sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative con fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricorso a certificati medici falsi rilasciati da medici compiacenti, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato.

Le attività, coordinate dalla Procura partenopea e condotte dalla stazione carabinieri di Napoli Marianella sono frutto di approfondimento su materiale già sequestrato nel corso dell’esecuzione di una prima ordinanza applicativa di misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata a furti, rapine e truffe assicurative, eseguita lo scorso 1 marzo, permettendo di raccogliere indizi a carico degli odierni indagati e di rivelare l’operatività di un’associazione criminale che, da oltre un decennio, opera nel territorio campano.

I ruoli di capo, promotori e partecipi

In particolare, le indagini hanno consentito di delineare il modus operandi del sodalizio, all’interno del quale erano ben definiti i ruoli di capo, promotori e partecipi e tra i quali figurano due avvocati e diversi medici, tra cui quattro in servizio presso i Ps degli ospedali di Marcianise e San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, mentre altri due operavano in centri diagnostici privati.

Il meccanismo prevedeva un’iniziale fase di pianificazione della dinamica del sinistro con l’individuazione delle parti da coinvolgere, dei finti testimoni, del medico e del pronto soccorso di riferimento da cui farsi rilasciare referti per inesistenti lesioni. Successivamente, venivano coinvolti i sanitari dei centri diagnostici e dei poliambulatori presso i quali venivano effettuate le visite successive a quelle di pronto soccorso ed i carrozzieri compiacenti che avevano il compito di predisporre la documentazione falsa relativa ai danni subiti dai veicoli coinvolti, in maniera compatibile con le lesioni riscontrate.

Gli avvocati istruivano le pratiche per falsi sinistri stradali

A questo punto entravano in gioco gli avvocati che istruivano le pratiche per falsi sinistri stradali e che concordavano le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due occasioni sono state accertate anche dichiarazioni testimoniali da parte di due soggetti risultati poi inesistenti. Il profitto del reato della truffa assicurativa, una volta incassato, veniva poi movimentato e prelevato in maniera frazionata, nel tentativo di dissimularne la provenienza illecita.

Dalle attività è stato altresì possibile individuare il presunto autore del furto di un’autovettura avvenuto all’interno di un supermercato della città di Napoli ed eseguito con la tecnica del “finto parcheggiatore” che, con l’inganno e qualificandosi come posteggiatore, si era fatto consegnare le chiavi dell’autovettura, per poi dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Documentata anche l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di due degli indagati, per un ammontare complessivo di € 20.497,47.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteTorna l’OktoberFest Palma Campania: birra, piatti bavaresi e show per tutti i gusti
SuccessivoLa popolarità di Maestro in tutta l’UE: è così anche per l’Italia e in quali settori è più utilizzato?
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.