Torre del Greco, bimbo di due anni in shock anafilattico: corsa disperata in ospedale in auto con i carabinieri, è salvo

La scena si è svolta in piazza Palomba, dove due carabinieri della sezione radiomobile stavano svolgendo un'ordinaria missione di notifica

Torre del Greco, bimbo di due anni in shock anafilattico: corsa disperata in ospedale in auto con i carabinieri, è salvo

Una giornata come tante a Torre del Greco si è improvvisamente trasformata in una corsa contro il tempo per salvare un bambino di due anni da un grave shock anafilattico. La scena si è svolta in piazza Palomba, dove due carabinieri della sezione radiomobile stavano svolgendo un’ordinaria missione di notifica. Mentre erano fuori dalla loro gazzella, una coppia in stato di disperazione si è avvicinata a loro con un bambino in braccio. Il piccolo aveva il volto gonfio, respirava faticosamente e i suoi occhi erano privi di vita.

Torre del Greco, bimbo di due anni in shock anafilattico

Madre e zio del bambino erano chiaramente affranti, consci che il loro piccolo stava attraversando un violento attacco allergico. La madre ha implorato i carabinieri, dicendo: “Sta male, non arriveremo mai in tempo in ospedale. Aiutateci!”.

I due coraggiosi carabinieri, senza esitazione, hanno fatto salire madre e figlio in auto e si sono diretti verso l’ospedale “Maresca”, con lampeggianti e sirene a tutto volume. Nonostante la distanza di soli 2,5 chilometri, il recente crollo di un edificio nel centro della città aveva creato ingorghi e stravolto la circolazione stradale.

Nonostante le difficoltà, i carabinieri sapevano che ogni istante contava. Guidavano con determinazione, tagliando con destrezza le auto in coda, consapevoli dell’importanza di arrivare in tempo. Il silenzio all’interno dell’auto era irreale, rotto solo dal rumore delle sirene.

Corsa disperata in ospedale in auto con i carabinieri, è salvo

Il conducente, un padre di tre figli, sentiva il peso della responsabilità sulle sue spalle mentre sfrecciava tra il traffico congestionato. Nel frattempo, il capo-equipaggio si voltava continuamente verso i sedili posteriori, cercando di confortare la madre terrorizzata mentre questa stringeva affettuosamente il suo prezioso carico. “Ce la faremo”, le ripeteva in un tentativo di lenire le sue paure, “tuo figlio starà bene”.

Non sono trascorsi più di 3 o 4 minuti quando la pattuglia è giunta all’ospedale Maresca. I medici, allertati dal brusco screeching delle sirene e dalla frenata d’emergenza, sono accorsi in aiuto. Hanno prontamente riconosciuto la gravità della situazione e hanno preso il piccolo, ormai in uno stato di shock anafilattico, portandolo immediatamente in pronto soccorso.

Le porte scorrevoli del pronto soccorso si sono chiuse dietro di loro, lasciando i due carabinieri nel corridoio con un senso di consapevolezza. L’adrenalina che aveva alimentato la loro corsa contro il tempo ha lasciato il posto al sollievo e alla riflessione sulla drammaticità degli ultimi minuti.

La sua reazione allergica è stata contenuta

Il piccolo guerriero, di soli due anni, è stato curato con successo, e la sua reazione allergica è stata contenuta. Dall’ospedale Maresca è stato trasferito al Santobono, da cui è stato poi dimesso. La sua guarigione ha sciolto il nodo di tensione che aveva stretto i cuori dei carabinieri e dei familiari.

Questo epico salvataggio è un esempio straordinario di come la prontezza di spirito, la dedizione e la professionalità possano fare la differenza in situazioni di emergenza. I due carabinieri hanno dimostrato che non sono solo difensori della legge, ma anche angeli custodi pronti a rischiare tutto per il bene di chiunque ne abbia bisogno.

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