Come sempre ribadito dagli esperti di analisi tecniche sul calcio, i valori delle squadre si delineano mediamente dopo dieci-undici partite all’inizio del campionato, praticamente nel mese di novembre.
Interessanti ed esplicativi i numeri fatti registrare dalla Juve Stabia, attualmente leader solitaria del girone C di Serie C con 24 punti in 11 giornate. La formazione, guidata dall’allenatore toscano Guido Pagliuca, 47 anni di Cecina, è una delle squadre con età media più bassa del girone (23,6 per una rosa totale di 32 elementi).
La squadra gialloblù ha segnato 14 reti e ne ha subite solo 5, una difesa record a livello professionistico condiviso con la Torres, che gioca in serie C ma nel girone B.
Nel fortino del “Menti” gli stabiesi ne hanno vinte cinque su cinque, con il portiere senegalese Demba Thiam imbattuto tra i pali in casa e con ben 7 clean sheet totali (gare senza subire reti).
Le Vespe hanno perso solo una partita (il derby contro la Casertana per 2-1) mentre ne hanno vinte 7 di cui 4 per 1-0 ( contro Latina, Catania, Monopoli e Avellino), con il classico ormai “corto muso” , mantra dello juventino mister Allegri.
Oltralpe c’è la formazione del Nizza, prima in classifica in Ligue One, massimo campionato francese, che sembra avere un DNA simile alla Juve Stabia, una sorta di “sorella” per il cammino e lo stile di gioco fatto registrare sinora in campionato.
Il Nizza è infatti primo con 22 punti, collezionati in 10 partite, con 11 reti fatte e solo 4 subite. E’ imbattuto in campionato avendo conquistato 6 vittorie e 4 pareggi, con quattro vittorie per 1-0.
Inoltre il portiere dei nizzardi, il polacco Marcin Bulka, ha collezionato ben 7 clean sheet in totale e in casa ha subito un solo gol alla prima giornata al 93’ contro il Lilla.
La squadra è allenata dal giovane tecnico italiano, Francesco Farioli, 34 anni, nativo di Barga, in provincia di Lucca, e quindi toscano come Guido Pagliuca, mister stabiese.
All’Allianz Riviera si parla così toscano come al Romeo Menti, un immaginario fil-rouge che collega la Promenade des Anglais con il Lungomare Garibaldi di Castellammare di Stabia.
Farioli è laureato in filosofia all’Università di Firenze con tesi sul calcio dal titolo “Filosofia del gioco: l’estetica del calcio e il ruolo del portiere”. Il giovane allenatore, un Carneade per non aver avuto grande ribalta fino a qualche anno fa, ha giocato come portiere fino a 19 anni tra i dilettanti, poi ha lasciato per dedicarsi agli studi. Ha avuto esperienze in giro per l’Italia, come vice trainer in D con la Fortis Juventus e anche come collaboratore tecnico e allenatore dei portieri della Lucchese (stagione 2014-2015), allenata tra l’altro anche da Pagliuca, e con De Zerbi a Sassuolo e Benevento. Nel 2021 è entrato nello staff tecnico dell’Aspire Academy, centro sportivo per i giovani calciatori del Qatar in funzione dei passati mondiali del 2022. Successivamente ha allenato in Turchia come primo allenatore (Alanyaspor e Fatih Karagumruk), per approdare quest’anno al Nizza.
Per la serie di coincidenze e strani casi per quel grande “romanzo” del gioco del calcio, anche i rispettivi ds sono giovani e al contempo esperti con obiettivi ben chiari come quello dei francesi, il 38enne Florent Ghisolfi, e quello degli stabiese, il 27enne Matteo Lovisa.
Domenica prossima il Nizza di Farioli giocherà in casa contro il Rennes, mentre la Juve Stabia di Pagliuca andrà in trasferta a Taranto contro i rossoblù allenati da mister Capuano, in una sfida da “petto a petto” tra prima e quarta in classifica, tutto da seguire.
Allo Iacovone il risultato che si è maggiormente manifestato negli ultimi 20 anni è stato il pareggio per 0-0, verificatosi nel novembre 2007, nel dicembre del 2016 e nell’aprile del 2022. L’ultima vittoria targata Juve Stabia sul terreno pugliese risale al 31 agosto del 2008 con il risultato di 2-1 nel torneo di C1.
Le due capolista Nizza e Juve Stabia resteranno tali recitando il ruolo di “sorprese outsider” dei rispettivi campionati? Al campo di gioco l’arduo verdetto sportivo!
Domenico Ferraro