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Il ritrovato Pompei travolge il Savoia a domicilio: 1 a 4 il risultato finale. Due squadre che attraversano un delicato momento

Il ritrovato Pompei travolge il Savoia a domicilio: 1 a 4 il risultato finale

Cielo gonfio di pioggia a Cardito per il 9° turno del Campionato di Eccellenza Campania girone A. Di fronte due squadra che attraversano un delicato momento, Savoia e Pompei. Nell’ultimo turno I bianchi hanno meritatamente perso per tre reti a uno contro il Castelvolturno, alla prima vittoria stagionale, mentre il Pompei ha racimolato appena un punto nelle ultime due giornate ed il presidente Manco ha esternato la propria insoddisfazione sui social, reclamando immediatamente una svolta nell’atteggiamento della squadra.

Il ritrovato Pompei travolge il Savoia a domicilio: 1 a 4 il risultato finale

Solito modulo per il Savoia che vede gli oplontini schierati con quello che oramai possiamo definire il modulo standard ovvero il 4-2-3-1, mentre i mariani di Diego Maradona jr si dispongono con il 4-3-3. Gli ex Caso Naturale e Di Paola sono le ali del tridente offensivo completato dall’ariete Malafronte; difesa e centrocampo nella sfera di influenza di altri due ex, il bucaniere Rosario Di Girolamo e Antonio Tarascio. La nutrita pattuglia degli ex è completata, last but not the least, dallo stantuffo Dario Balzano.

Due squadre che attraversano un delicato momento

Il Pompei prende immediatamente il controllo delle operazioni piantando i picchetti nella metà campo avversaria e sfiora il vantaggio in due circostanze al 5’ ed al 6’ minuto. Nella prima delle due Caso Naturale si accomoda la sfera sul sinistro e fa la barba al palo con un rasoterra maligno; la seconda chance viene propiziata da una veloce ripartenza di Balzano sulla corsia di destra. II terzino mette un invitante cross al centro dell’area, Bellarosa interviene in tuffo senza riuscire ad allontanare il pallone sul quale si avventa Caldiero che tira una bordata mancina trovando il balzo prodigioso del portierino torrese. La palla resta nella disponibilità di Di Paola che si coordina e mette incredibilmente alto con una volèe dal limite dell’area piccola.

Il Savoia ha lo scopo abbastanza evidente di non scoprire il fianco alle micidiali giocate dei mariani e per questo resta basso, troppo basso, per cui, pur giocando con buona intensità, non riesce mai a mettere il becco fuori dalla propria metà campo. Trascorre in questo modo una mezz’ora, poi il Pompei passa in vantaggio.

Minuto 32 rimessa laterale dal settore di attacco sinistro dei rossoblù, Masi, convinto di avere lasciato la marcatura ad un compagno, lascia scivolare alle proprie spalle l’astuto Caso Naturale, sul quale però Orta è in colpevole ritardo; sponda al centro dove la difesa ha scalato male, Malafronte si infila da marpione tra Passaro e Wissam ed appoggia di testa in rete. Tutto molto bello, ma anche troppo facile, due tocchi di testa nel cuore dell’area concessi ai due centravanti avversari sono un regalo che ad avversari di caratura superiore non si può concedere. Purtroppo per Masi & Co questo non sarà l’unico errore difensivo della giornata.

Il Savoia, che pare aspettare la marcatura dell’avversario per svegliarsi, lo fa anche stavolta e va vicinissimo alla rete del pareggio con una bella azione di Petricciuolo che smarca Baietti al limite, la punta sorprende l’avversario liberando il destro che esplode con potenza. Attento e fortunato Capece che smanaccia quel tanto che basta a stornare la minaccia, poi Balzano pulisce l’area.

Si chiude così la prima frazione e le squadre vanno al riposo con gli ospiti meritatamente in vantaggio.

Tutt’altra musica suona il Savoia ad inizio ripresa

I bianchi sembrano punti dalla tarantola e restano alti ed aggressivi sui portatori di palla avversari. Pareggio cotto e mangiato in tre minuti. Petricciolo si accentra dalla sinistra, svolazza come suo solito, poi si ingobbisce e lascia partire un bel diagonale dai 20 metri che sorprende nettamente il portiere pompeiano non del tutto incolpevole nella circostanza. Altra perla del gioliellino biancoscudato.

Il pari mette le ali agli oplontini che sono sospinti incessantemente da un pubblico indemoniato, degno di ben altri palcoscenici. Lo stadio diventa una bolgia dell’inferno dantesco e la pressione bianca sale, mentre il Pompei arranca vistosamente. Punzione dal limite per fallo su Baietti al minuto 7, Wissam prende la mira e scavalca la barriera con un gran destro a giro, ma stavolta Capece compie una prodezza balzando alla propria sinistra per levare la palla dall’incrocio dei pali.

Nel momento migliore, i Bianchi traditi dall’ennesimo errore difensivo

Sembra che la gara abbia preso un’altra direzione rispetto al primo tempo, ma è proprio nel miglior momento della partita i bianchi vengono traditi dall’ennesimo errore difensivo compiuto sui calci piazzati.

Corner dalla destra battuto a rientrare, Masi si fa irretire da un blocco cestistico e perde Velotti nel traffico, lo stopper incorna di prepotenza piegando le mani ad un Bellarosa non proprio irresistibile nella circostanza. Ancora una rete subita da palla inattiva, ancora una rete subita di testa, la terza in due gare.

I bianchi non ci stanno e cercano la rete del pari con determinazione lottando palmo a palmo contro i quotati avversari.

Il Savoia ha lottato con determinazione per segnare il pareggio

Minuto 22, punizione dalla sinistra della quale si incarica il solito piedino fatato Wissam che mette un velenoso pallone sul quale si avventa Imbimbo che ruba il tempo a tutti e colpisce di testa all’altezza del dischetto, la palla sembra avviata verso il fondo del sacco, ma gli dei del calcio anche questa volta sono a favore del Pompei ed il pallone si appoggia sul palo interno, lo raccoglie Passaro in mezza girata e va a colpo sicuro da un metro entro l’area ma anche stavolta la dea bendata soccorre i mariani perchè il tiro viene deviato in angolo da Di Girolamo a portiere battuto.

Finisce qui la gara del Savoia che perde progressivamente lucidità mentre il Pompei gestisce il pallone con maggiore scioltezza, essendo calato il mordente pressing oplontino, e colpisce due volte in quattro minuti con il cinismo tipico delle squadre di esperienza.

Sul finale di gara il Pompei dilaga

Corre l’82’ quando Vincenzo Caso Naturale, 33 primavere, 173 centimetri, batte sullo stacco Mattia Passaro 21 anni, 185 centimetri e sul rinvio lunghissimo di Capece disegna un assist per Malafronte, marcato in maniera censurabile dai centrali savoiardi. La punta, glaciale, aspetta che il pallone rimbalzi e di sinistro mette in rete sulla disperata uscita di Bellarosa 1-3 e partita in ghiaccio. Anche in questa circostanza la retroguardia dei bianchi mette in mostra una tenuta a dir poco imbarazzante. Passano sette secondi sette da quando la palla lascia le mani del portiere Capece a quando si deposita sul fondo della rete savoiarda, se non è un record poco ci manca.

Poichè era giorno di pioggia è appropriato dire che piove sul bagnato perchè al danno si aggiunge la beffa della quarta segnatura avversaria. Minuto 86 punizione dal limite destro sulla quale si presenta il difensore Di Girolamo il cui primo tentativo colpisce la barriera, la palla passa di nuovo dalle parti del sinistrorso difendore che non ci pensa due volte e batte al volo di sinistro ficcando un siluro dritto per dritto all’incrocio dei legni.

Un Savoia deluso, ma la fase difensiva è davvero imbarazzante

Certamente non era questa la gara dove il Savoia doveva costruire il proprio campionato e bisogna dire che, al cospetto di un avversario che ha investito probabilmente il triplo se non il quadruplo, i bianchi non hanno affatto sfigurato, anzi hanno giocato una partita gagliarda come ha dimostrato anche lo sportivissimo pubblico torrese applaudendo i propri atleti alla fine della gara. Tuttavia non serve a nulla giocare con cuore e determinazione, anche con qualità, se si inizia a farlo solo dopo avere subito il vantaggio avversario e non serve a nulla, a maggior ragione, quando la fase difensiva è davvero imbarazzante, a tratti da incubo.

Non è solo il numero delle reti subite, che comunque sono tante (18 in 10 gare, quart’ultima peggior difesa contando anche il derelitto Casoria) ma la facilità con la quale gli avversari vanno a segno. Errori da matita blu su rimesse laterali, calci d’angolo, rinvii lunghi; un intero bestiario di nefandezze che vanificano quanto di buono prodotto dalla squadra che è viva e lotta, che ha qualità tecniche e caratteriali che però sono mortificate dalla pochezza difensiva.

Ci sarà lavoro in settimana per mister La Manna per correggere queste lacune ma probabilmente è il momento di pensare ad irrobustire il pacchetto arretrato con innesti di qualità, personalità ed esperienza.

Salvatore Curcio

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