Ottaviano, stop ai cicli terapeutici per i bambini con disabilità: un’altra ingiustizia sociale

Questa notizia ha lasciato le famiglie sconcertate, poiché significa che i cicli terapeutici necessari per i propri figli non verranno più garantiti

Le conseguenze delle condizioni precarie del sistema sanitario colpiscono inesorabilmente i più vulnerabili. Nel Vesuviano, il settore sanitario si trova in uno stato di completo caos, con il centro di assistenza di Ottaviano che ha comunicato la sua impossibilità a garantire ulteriormente assistenza ai bambini con disabilità. Questa notizia ha lasciato le famiglie sconcertate, poiché significa che i cicli terapeutici necessari per i propri figli non verranno più garantiti.

Ottaviano, stop ai cicli terapeutici per i bambini con disabilità: un’altra ingiustizia sociale

La natura umana è intrinsecamente variegata, e talvolta alcuni individui nascono con esigenze particolari che richiedono un maggiore livello di attenzione e cure. In tali circostanze, dovrebbe essere compito delle istituzioni assicurare che tutti ricevano l’assistenza adeguata. Ancora una volta, a subire le conseguenze delle carenze del sistema sanitario, sempre più allo sfacelo, sono i più deboli.

I cicli terapeutici sono fondamentali per i bambini con disabilità, contribuendo non solo al loro benessere fisico e psicologico ma anche al loro processo di socializzazione. Il personale sanitario esperto li aiuta a sentirsi parte integrante della società, come qualsiasi altro bambino. Le famiglie, giustamente preoccupate, hanno annunciato azioni legali contro questa decisione. “Organizzeremo proteste, stiamo creando un’associazione e abbiamo già inviato una diffida”, dichiarano.

I cicli terapeutici sono fondamentali per i bambini con disabilità

Questi familiari si sentono abbandonati dalle istituzioni locali, accusando Asl e la Regione di ignorare completamente le loro richieste di assistenza. È un’altra triste manifestazione di ingiustizia sociale che affligge il nostro paese. Mentre alcune associazioni si sono attivate in segno di solidarietà per aiutare queste famiglie, crediamo che sia fondamentale che le istituzioni assumano la responsabilità e provvedano a garantire l’assistenza di cui questi bambini hanno disperato bisogno. Anche se alcuni genitori riescono a coprire i costi delle cure privatamente, ci sono molte famiglie che a malapena riescono a mettere un piatto a tavola e che ora si vedranno negata questa assistenza vitale.

Michele Mercurio

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